Cultura

Metteteci una notte al museo

TORONTO – “Una notte al museo” è quella pellicola del 2006 (con ben due rocamboleschi sequel), con tanto di comparsata del nostro Pierfrancesco Favino nei panni di Colombo, in cui reperti archeologici, scheletri di dinosauri, mummie, animali imbalsamati, mammut e armature alla Carlo V imperatore prendono vita quando la grande città metropolitana dorme e la notte lascia spazio al sogno.

Mai come quest’anno il popolo minuto, grasso, maggiorato, istruito e non dovrebbe avere fame – e molta – di musei, arte e cultura, di passeggiare per un chiostro medievale o ammirare degli affreschi del ‘400 tra le sacre mura di un palazzo storico, di una fondazione o di una galleria d’arte. Ricordando tristemente che l’Italia è tra i paesi più ignoranti d’Europa, l’occasione di passare una serata in compagnia di amici e conoscenti al mero pedaggio di un singolo euro immersi nella bellezza si spera possa fare gola a molti. Se vi trovate in Europa e, nello specifico, in Italia, per scoprire le sedi e i luoghi della cultura che aderiscono all’iniziativa della Notte Europea dei Musei, in calendario per il prossimo 3 luglio, è possibile accedere alla pagina istituzionale del Ministero della Cultura [https://cultura.gov.it/evento/nottedeimusei2021].

Tra i molti c’è palazzo Pepoli Campogrande a Bologna dove, al piano nobile, è esposta parte della quadreria Zambeccari, l’antica collezione di dipinti che questa importante famiglia felsinea aveva raccolto nel corso del XVIII. La raccolta, con i suoi oltre trecento dipinti, costituisce un unicum nel contesto bolognese, in quanto unica collezione aristocratica giunta sino a noi completa.

C’è poi il Castello di Torrechiara (Parma) che fu costruito tra il 1448 e il 1460 dal Magnifico Pier Maria Rossi. Con tre cerchia di mura e quattro torri angolari, la residenza presenta affreschi a grottesche di Cesare Baglione e la cosiddetta Camera d’Oro attribuita a Benedetto Bembo, per celebrare la storia d’amore tra Pier Maria e Bianca Pellegrini e la rilevanza della nobile famiglia attraverso la raffigurazione di tutti i castelli del feudo.

E ancora, sarà visitabile Palazzo Milzetti a Faenza, museo nazionale dell’età neoclassica. È forse l’esempio più ricco di quell’elegante civiltà architettonico–decorativa che in età neoclassica fiorì a Faenza, facendone una piccola capitale del gusto. Il conte Milzetti ne avviò la costruzione sul finire del ‘700 con l’aiuto dell’architetto Pistocchi. Di estremo interesse è il famoso antibagno ovale, un capolavoro di Felice Giani che si ispira alle decorazioni di Ercolano, riscoperta proprio tra Sette e Ottocento.

Il Parco archeologico di Ostia antica celebra la Notte Europea dei Musei con la l’apertura straordinaria serale del Castello di Giulio II ad Ostia antica. Si potrà apprezzare ogni fase costruttiva dell’antico maniero e godere di un magnifico quanto singolare giro d’orizzonte sull’intero territorio circostante.

E per chi si troverà a Firenze si aprono le porte del Museo dell’Opificio delle Pietre Dure per condividere con il pubblico le eccellenze nella prestigiosa tradizione fiorentina del commesso in pietre dure. La fisionomia del Museo non corrisponde ad una precisa volontà collezionistica ma è piuttosto e soprattutto riflesso della vita e delle vicende della sua secolare attività produttiva.

Sarà senza dubbio un’occasione per tornare a visitare non solo i grandi classici museali ma anche per scoprire luoghi e palazzi di cui non conoscevamo l’esistenza (e forse proprio nella nostra stessa città).

Nella foto il Castello di Torrechiara

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