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Mercoledì di Rochester: stressati e contenti

Vi piace il lavoro che fate? A livello globale, forse inaspettatamente, una media del 56,7% dei lavoratori dipendenti dichiara di sì: è quanto emerge da recenti dati tratti da sondaggi condotti in 34 paesi.

La classifica suddivisa per nazioni della felicità sul lavoro riporta sorprese sia in cima che in coda. Il paese con i lavoratori più contenti in assoluto è l’India, all’89%. Solo il 3% dei dipendenti indiani si dichiara insoddisfatto, mentre il paese con i lavoratori maggiormente infelici tra quelli considerati è invece il Giappone, dove la percentuale di ‘scontenti’ è pari al 21%, ben sette volte di più rispetto all’India. Se non altro, sono dati che confermano in un certo senso il fatto che ‘i soldi non fanno la felicità’. Il reddito medio pro capite indiano è di circa $2.000 l’anno, mentre il salario medio annuo giapponese è di quasi $50.000.

Aldilà dei soldi, l’ultimo State of the Global Workplace: 2023 Reportdella Gallup lancia un particolare grido d’allarme sullo stato mentale dei lavoratori dipendenti, identificando soprattutto una significativa impennata nel livello di stress provato dal 44% dei circa 160mila intervistati: la linea verde sul grafico che appare qui sopra. Il fenomeno è in crescita ormai da dieci anni. Conforta, entro determinati limiti, il relativo declino delle altre “emozioni negative” – la ‘preoccupazione’, la ‘rabbia’ e la ‘tristezza’ – generate dal lavoro.

È evidente il contrasto tra il dato globale sulla ‘job satisfaction’ e, al tempo stesso, le tante emozioni negative che il posto di lavoro parrebbe generare. La Gallup non offre spiegazioni, si limita a ‘registrare’. Forse basta ricordare che molta gente non è felice se non trova qualcosa di cui lamentarsi…

James Hansen per Il Mercoledì di Rochester

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