TORONTO – Panfilo Colonico, lo chef di 49 anni nato a Toronto, originario di Sulmona (L’Aquila) e sequestrato in Ecuador una settimana fa, è stato liberato. “Sto bene e mi sta ascoltando la polizia. Non è stato un film”, sono state le prime parole di “Benny l’Italiano”, noto in Ecuador dove ha avuto successo con il ristorante “Il Sabore Mio” che ha aperto qualche tempo fa a Guayaquil, nella Provincia del Guayas.
Com’è noto, Panfilo era stato “prelevato” dal suo locale venerdì scorso da due persone, armate e vestite da poliziotti, con i mitra in mano e con due complici ad attenderle all’esterno del ristorante. Un sequestro “strano”, che per l’ex moglie di Colonico (che vive in Italia con le due figlie e non ha più rapporti con Panfilo) era stata una “messinscena”.
Ieri, la clamorosa novità: barba lunga, canotta nera e bermuda, con il viso provato, ma sorridente, lo chef italo-canadese è riapparso in condizioni pressoché buone, anche se visibilmente sconvolto. I media ecuadoregni raccontano che sarebbe stato lo stesso Colonico a presentarsi davanti alla sua attività a bordo di un taxi: secondo quanto riferito dallo stesso chef, i rapitori lo avrebbero lasciato ad un casello. Non è chiaro se sia stato pagato un riscatto per la “liberazione”. Una volta libero, lo chef si è messo in contatto prima con la polizia e poi con alcuni amici di Sulmona.
La polizia locale sta ora cercando di ricostruire tutti i particolari della vicenda e sta ascoltando lo chef. Mercoledì erano stati arrestati due dei cinque presunti autori del sequestro ma anche una delle due guardie del corpo dello chef: il bodyguard, che Colonico aveva reclutato qualche giorno prima del rapimento per tutelare la propria incolumità, è stato denunciato per un furto nel ristorante dello chef avvenuto in orario di chiusura. La guardia giurata avrebbe rubato due televisori e 350 dollari in contanti. Non solo: nei giorni scorsi, uno dei rapinatori era tornato al ristorante per pranzo, come riferito da alcuni testimoni. Il locale infatti è sempre rimasto aperto perché, avrebbero detto i dipendenti, “non possiamo permetterci di sospendere l’attività visto che non veniamo pagati da un mese e mezzo”.
Una storia strana, insomma, con tante ombre che si allungano anche sul passato del 49enne: Panfilo aveva lasciato Sulmona, a quanto pare, a causa di una situazione economica insostenibile e sembra che abbia a carico diverse denunce per truffa e che abbia contratto debiti con più persone, secondo gli accertamenti svolti dalla Farnesina. Nessuna notizia, invece, dall’agenzia governativa Global Affairs Canada che pure si è occupata della vicenda, essendo Colonico un cittadino canadese.
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