TORONTO – Le case ci sono e ce ne saranno sempre di più nei prossimi due-tre anni: è quanto emerge da un nuovo rapporto di Re/Max Canada, secondo il quale l’inventario dei condomini è in aumento nella maggior parte dei principali mercati canadesi.
Il rapporto, che ha preso in esame l’attività condominiale da gennaio ad agosto di quest’anno, ha rilevato che Fraser Valley, nella British Columbia, ha guidato la crescita delle “scorte” di case anno su anno al 58,7%, seguita dalla Greater Toronto Area al 52,8% e da Calgary al 52,4%; seguono Ottawa con una crescita del 44,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, Edmonton con il 17,7%, Halifax con l’8,1% e Vancouver con il 7,3%.
La società immobiliare attribuisce l’afflusso di offerta alle aspettative dei venditori secondo cui la domanda aumenterà fra il quarto trimestre di quest’anno e l’inizio del 2025. “Gli alti tassi di interesse e le rigide politiche di prestito hanno messo a dura prova gli acquirenti per la prima volta negli ultimi anni, impedendo a molti di raggiungere il loro obiettivo di possedere una casa, nonostante dovessero pagare costi di affitto record che rispecchiavano i pagamenti del mutuo”, afferma il presidente di Re/Max Canada, Christopher Alexander. “L’attuale calma è la calma prima della tempesta”. Nella primavera del 2025, infatti, si prevede che la domanda repressa alimenterà un’attività di mercato più forte.
Un altro dato che emerge dala ricerca, viene evidenziato in un articolo della Canadian Press, è che la GTA è stata l’unica zona in cui i prezzi medi degli appartamenti sono diminuiti anno su anno, con un calo dell’1,9% a 732.648 dollari per il periodo esaminato. Calgary ha aperto la strada alla crescita dei prezzi medi, registrando un guadagno del 15% per raggiungere i 347.203 dollari. E la regione della Grande Vancouver è il mercato più costoso per gli appartamenti, con un prezzo medio di 823.550 dollari, in aumento dell’1,9% rispetto al 2023. Edmonton è invece il più economico, con un prezzo medio di $ 200.951, ma vanta il secondo guadagno più grande di qualsiasi altro mercato, in crescita del 4% su base annua. Per i primi otto mesi dell’anno, Edmonton ha registrato un aumento delle vendite del 36,7% rispetto allo stesso periodo del 2023, anche se la maggior parte delle altre zone ha registrato un calo delle vendite rispetto allo scorso anno. La GTA, la Greater Vancouver e la Fraser Valley hanno registrato ciascuna un calo delle vendite di oltre l’8%.
Ma i livelli di inventario hanno continuato a salire, poiché alle unità di rivendita disponibili si è aggiunto un afflusso di nuovi completamenti: 20.000 nuove unità condominiali sono previste per la GTA nel 2025, seguite da 30.000 nel 2026 e 40.000 nel 2027.
La domanda sorge spontanea: dov’è la tanto sbandierata crisi dell’housing “causata dagli immigrati”, se ci sono (e ci saranno anche nei prossimi anni) così tanti appartamenti sul mercato? E se il problema è l’accessibilità (dei prezzi) di tali nuove case, perché i governi di tutti i livelli non intervengono con misure finalizzate a renderli abbordabili, piuttosto che gridare continuamente all’emergenza-casa?
Foto di Ankush Nath Sehgal da Unsplash