Gli chef italiani nel mondoInterviste

“Noi, custodi del Made in Italy
tra i fornelli in Canada”

VANCOUVER – Cuochi italiani in Canada sotto i riflettori: l’Apci (Associazione Professionale Cuochi Italiani) sta infatti crescendo esponenzialmente in ogni angolo del Nordamerica e domenica scorsa è stata protagonista del World Tiramisù Contest, che ha visto impegnato uno degli chef dell’associazione in Alberta, Alberto Alboreggia, che ha presentato una video-ricetta dal vivo.

Grande merito della crescita dell’Apci in Canada va sicuramente allo Chef Giovanni Trigona, presidente della sezione canadese dell’associazione dal 2015, residente a Vancouver. “Da quando sono stato scelto per guidare l’associazione in Canada – ci spiega Trigona – mi sono circondato di colleghi e maestri per dare importanza all’Apci e per allargarla in tutto il suolo canadese”. E così è stato.

“Da allora –  prosegue Trigona – sono state create delegazioni in Ontario con il collega Alex Ziccarelli e la Lady Chef Anna Marchese e l’importante adesione dello Chef Dario Tomaselli, in Alberta con lo Chef Manuel Panfili e in British Columbia con lo Chef Alessandro Riccobono e con grandi maestri come il maestro pizzaiolo Giuseppe Cortinovis, il maestro gelataio Giorgio Barassi, lo Chef Fabrizio Buso con la sua cucina vegana, il collega Dario Rossi, la Maestra Pizzaiola Simona Trigona e Lady Chef Laura Trigona: con questa squadra, abbiamo organizzato corsi di cucina e cultura italiana al Vancouver Community College, in stretta collaborazione con la Camera di Commercio della BC. Inoltre, abbiamo proposte di aperture in Nova Scotia e Saskatchewan e stiamo cooperando con la delegazione dell’Apci in Usa”.

L’esperienza di Trigona è notevole: nato a Palermo e giunto in Canada da Taranto nel 1982, dopo aver lavorato proprio per il nostro giornale (lo distribuiva di notte in tutta la zona dell’allora Nord Toronto, nel 1984-85), ha operato sotto le ali di Franco Prevedello al Centro Wine Bar, con la Famiglia Grieco alla Scala, al “Posto” a Toronto e poi in tante altre strutture come il London Hunt & Country Club a London, sempre come Restaurant Manager e Sommelier. È stato anche nel direttivo del COMITES e del CTIM. Fino a diventare il presidente canadese dell’Apci.

Trigona, qual è la vostra “missione”?
“Difendere il Made in Italy, operare per la difesa dell’Italian Sound e le proposte dei prodotti italiani all’estero, le cucine regionali e le loro culture, aiutando così anche la nostra economia italiana”.

Com’è la situazione della ristorazione italiana in Canada, oggi?
“Il COVID ha bloccato tutte le attività lavorative, nonché gli incontri, le divulgazioni… ma noi, sempre con lo stesso entusiasmo, ci siamo allargati aprendo la Delegazione dell’Alberta e lavorando per l’aperture delle altre. I numeri dei colleghi che volontariamente hanno chiesto di aderire è in crescendo, con varianti culinarie diverse: pasticcieri, chef, pizzaioli. Abbiamo in progetto anche una tessera per studenti e supporters e per semplici amanti della cucina italiana, non professionisti”.

Avete già in programma iniziative per il dopo-Covid?
“Sì. Gli scambi tra studenti di scuole alberghiere e scuole canadesi e l’Italia, i corsi di cucina, show-cooking, tour eno-gastronomici in Italia e l’assistenza di colleghi italiani che decidono di venire in Canada per un’esperienza lavorativa. E poi, la sede italiana vorrebbe ripetere qui Canada, l’evento svoltosi nel 2019 per la settimana della cucina italiana nel mondo. Fu un vero successo, con l’arrivo a Vancouver, per la prima volta fuori dai confini italiani, della Delegazione Italiana dell’Apci guidata dalla direttrice generale Sonia Re, seguita da Marta Tosi, Giorgio Perin, Luca Malacrida e Vito Semerato. Con loro, e con la grande collaborazione dello Chef  Pino Posteraro del Cioppino, incontrammo i giovani chef del V.C.C, ed i loro insegnanti, sviluppando una bellissima Master Class alla presenza di altri colleghi non italiani, con cena di gala finale e show cooking”.

Avete anche le “quote rosa” e soci “ad honorem”…
“Certo! In Ontario la Lady Chef Anna Marchese, in BC, oltre a Laura e Simona Trigona, abbiamo a bordo anche le Lady Chef Veronica Reale e Rosangela Atte e poi altre sono in arrivo dalle altre province. E in BC tre tessere ‘Ad Honorem’, proposte da noi in Canada e consegnate dalla sede italiana, per la carriera, la generosità, la difesa e la divulgazione della cultura della cucina  italiana in Canada: lo Chef Emad Yacoub, lo Chef Umberto Menghi e Pino Posteraro (che aveva a Toronto, con il fratello Celestino, alcuni ristoranti). Inoltre a Toronto abbiamo dato un premio alla carriera allo Chef  Dario Tomaselli, che insegna al George Brown College, per la sua attività di divulgazione  della cultura culinaria italiana in Canada. Infine, anche la Chef  Stellata Barbara Pollastrini, Ambasciatrice del Gusto in Usa, ha aderito all’Apci”.

Fra i progetti post-Covid, anche un congresso, “Les Toques Blanches d’Honner”, da organizzare in Canada con una formula itinerante. Intanto, in attesa che la pandemia finisca, ci sono il sito www.apci.it e la “app” APCIChef, attiva anche all’estero, per restare aggiornati su tutte le iniziative dell’Apci in Canada e per conoscere la grande realtà della ristorazione tricolore in Nordamerica. Una tradizione antica, ma che guarda sempre avanti.

Riguardate il “Tiramisù Day”!

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