Canada

In aumento i pazienti Covid
nelle ICU dell’Ontario

TORONTO – 1.188 ricoveri Covid negli ospedali dell’Ontario sabato, 977 ieri: una diminuzione che non deve ingannare, perché di domenica il 10% degli ospedali non fornisce aggiornamenti. Ma nonostante l’incompletezza dei dati, cresce comunque il numero dei pazienti nelle terapie intensive: +5 in 24 ore, con il totale che va a 173 (+4% rispetto alla settimana precedente), dei quali 88 respirano con l’ausilio di un ventilatore. Su base settimanale, i ricoveri per (o con) Covid-19 sono aumentati di quasi il 22%: sette giorni fa, negli ospedali dell’Ontario c’erano 763 pazienti Covid.

15 i decessi registrati ieri, che portano il totale delle vittime del Covid, in Ontario, dall’inizio della pandemia, a 12.563.

Sul fronte dei contagi, sulla base dei 16.816 test effettuati (limitati, lo ricordiamo alle sole categorie “a rischio”), sono stati rilevati 3.481 casi: il tasso di positività è al 17,6%. I casi attivi e noti in Ontario sono adesso, ufficialmente, 31.180 ma tale numero, a causa dei pochi test effettuati, è lontano dalla realtà anche secondo gli stessi funzionari sanitari provinciali che, in base allo studio delle acque reflue, hanno ipotizzato che l’Ontario sta probabilmente registrando tra 100.000 e 120.000 nuovi casi al giorno, livelli che non si vedevano nella provincia dal picco di gennaio.

Nel suo ultimo rapporto di Evidence and Risk Assessment, Public Health Ontario (PHO) afferma che BA.2 è ora il ceppo dominante nella provincia, rappresentando il 54% di tutti i casi (al 19 marzo) e sottolinea che l’aumento dei casi e dei ricoveri corrisponde alla revoca dell’obbligatorietà delle mascherine, avvenuta il 21 marzo. E lancia l’allarme per un possibile aumento delle infezioni sia in età pediatrica che adulta.

“L’attuale situazione potrebbe influire sulla capacità degli ospedali pediatrici e delle unità di terapia intensiva e anche portare a ulteriori interruzioni dell’apprendimento in persona in Ontario (cioè nelle scuole)”. PHO afferma dunque che un “approccio cauto e temporaneo, con la re-implementare di alcune misure di salute pubblica, non solo nelle scuole ma nel pubblico in generale, potrebbe fare molto per mitigare l’attuale tendenza dei contagi al rialzo”. E conclude affermando che le possibilità che una nuova variante possa emergere e cambiare drasticamente il corso della pandemia “continuano a crescere”.

Foto da https://www.gomrc.it

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