Canada

Il premier più amato è in Manitoba, Ford al 34%

TORONTO – Per tre leader provinciali del Canada, la stagione elettorale è vicina. Scott Moe del Saskatchewan e David Eby della British Columbia si avvicinano alle competizioni di ottobre in una posizione relativamente forte, con l’approvazione di circa la metà dei rispettivi elettori. Per il premier Blaine Higgs nel New Brunswick, invece, il percorso verso la rielezione sembra più ripido: Higgs è attualmente il leader provinciale meno popolare dell’intero Paese.

È quanto emerge dalla classifica di gradimento dei premier provinciali del Canada, elaborata dall’Angus Reid Institute, con dati aggiornati al marzo del 2024.

Partiamo dal “nostro” Doug Ford, premier dell’Ontario. Il mese scorso, ha ribadito che intende “Get It Done”, cioè puntare sulla concretezza, introducendo una nuova legislazione per semplificare i progetti infrastrutturali, abbreviando le valutazioni ambientali, accelerando i processi di approvazione, allo scopo di costruire di più e più velocemente. Con la “fame” di case che c’è, dovrebbe essere una decisione popolare, ma evidentemente non è bastata a risollevare il gradimento di Ford dopo i vari scandali, polemiche e dietrofront, dalla Greenbelt alla Regione di Peel, passando per la legge sulla limitazione dei salari… sono lontani i tempi (primavera/estate 2020) in cui la popolarità di Ford sfiorava il 70%: adesso deve accontentardi del 34%, una percentuale che non riesce a superare dalla fine del 2022.

Ci sono poi i tre premier “in odore” di elezioni, cioè quelli delle province nelle quali si voterà prossimamente (in ottobre): Saskatchewan, British Columbia e New Brunswick. Il premier Scott Moe del Saskatchewan rimane tra i leader più apprezzati del Paese (è uno dei soli due leader che superano la soglia della maggioranza in questo trimestre: 53%) e fra le sue mosse più popolari c’è, sicuramente, la decisione di non riscuotere la carbon tax e di distribuire sconti ai residenti. Un’iniziativa che ha fatto infuriare il governo federale, ma che ha fatto guadagnare punti al conservatore Moe.

Se la cava bene il premier della B.C. David Eby dell’NDP, approvato da circa la metà dei residenti (48%), una percentuale invariata da ormai oltre un anno. Il governo di Eby ha annunciato nuove significative spese per alloggi e varie agevolazioni a livello di accessibilità economica nel suo bilancio 2024, che faranno presagire un deficit di oltre 7 miliardi di dollari per il 2024/25 (circa il doppio della proiezione delineata nel bilancio del 2023). Qualcuno l’ha definita “la piattaforma elettorale del partito”.

Se la passa male, invece, il premier del New Brunswick, Blaine Higgs, conservatore, che si appresta ad affrontare le elezioni come premier meno popolare del Paese: Higgs è infatti “gradito” soltanto al 31% dei residenti della sua provincia. Negli ultimi mesi, ha difeso i diritti dei genitori contro le politiche LGBTQ2+ nelle scuole e ha recentemente investito 75 milioni di dollari in fondi per l’accessibilità economica: due iniziative che gli hanno fatto riguardagnare un po’ di punti, visto che un anno fa era sceso al 25%. Ma è ancora ad anni luce da quell’80% di popolarità raggiunto nell’ormai lontanissimo 2020.

E chi è il premier più popolare del Canada? Wab Kinew, NDP, premier del Manitoba, figlio di un capo di una First Nation: per lui, la percentuale di gradimento al marzo del 2024 è del 63%. È “in luna di miele”, perché è stato eletto recentemente, e presenterà il suo primo bilancio il prossimo 2 aprile: a quanto pare, si concentrerà sull’assistenza sanitaria e sugli investimenti energetici a basse emissioni di carbonio. Vediamo se le sue politiche lo confermeranno come premier più amato del Canada.

Gli altri (Smith, Furey e Houston) “galleggiano” fra il 40 e il 50 per cento, mentre Legault è penultimo al 32% dove è precipitato nel giro di un anno dopo avere perso oltre venti punti. Un disastro.

Per vedere il rapporto completo, cliccate qui: Premiers’ Performance: In election year, half approve of Moe and Eby, Higgs has steep hill to climb – Angus Reid Institute

In alto, il grafico realizzato dall’Angus Reid Institute e da noi tradotto in Italiano (da https://angusreid.org)

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