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Il G20: “Tassare i super-ricchi come si deve”. La dichiarazione finale e gli impegni di Trudeau e Meloni

RIO DE JANEIRO – Ventidue pagine per ribadire, in 85 punti, l’impegno “a costruire un mondo giusto ed un pianeta sostenibile, dando priorità alla lotta contro le disuguaglianze in tutte le loro dimensioni, senza lasciare indietro nessuno”. Magari anche tassando i super-ricchi come si deve. La dichiarazione finale adottata dai leader del G20, conclusosi ieri a Rio de Janeiro in Brasile, è arrivata dopo una difficile mediazione tra le diplomazie di Paesi così diversi e spesso su posizioni così distanti (si va dagli Usa alla Russia passando per Argentina, India e Cina, per dirne alcuni). Una mediazione portata avanti dalla presidenza brasiliana che ha messo tutti d’accordo almeno su “l’alleanza globale contro la fame e la povertà, la Task Force su una mobilitazione globale contro i cambiamenti climatici e l’invito all’azione sulla riforma della governance globale”.

Per quanto riguarda le guerre, i Paesi del G20 accolgono “con favore tutte le iniziative pertinenti e costruttive che sostengono una pace globale, giusta e duratura – si legge nel testo – sostenendo tutti gli scopi ed i principi della Carta delle Nazioni Unite per la promozione di relazioni pacifiche, amichevoli e di buon vicinato tra le Nazioni”. Quanto al Medio Oriente, i venti “big” affermano “il diritto palestinese all’autodeterminazione. Ribadiamo il nostro incrollabile impegno verso la visione della soluzione a due Stati, in cui Israele ed uno Stato Palestinese vivano fianco a fianco in pace all’interno di confini sicuri e riconosciuti, in linea con il diritto internazionale e le pertinenti risoluzioni delle Nazioni Unite. Uniti nel sostenere un cessate il fuoco globale a Gaza, in linea con la Risoluzione n. 2735 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ed in Libano, per consentire ai cittadini di tornare in sicurezza alle loro case su entrambi i lati della Linea Blu”.

Per quanto riguarda l’ambiente invece, secondo i leader del G20 manca un impegno stringente sulle risorse per sostenere i Paesi in via di sviluppo per affrontare i cambiamenti climatici e nel testo si riconosce genericamente “la necessità di catalizzare ed incrementare gli investimenti da tutte le fonti ed i canali per colmare il divario di finanziamento delle transizioni energetiche a livello globale, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo” che vanno “che sostenuti nella loro transizione verso basse emissioni di carbonio”, con l’impegno a “facilitare i finanziamenti a basso costo per loro”. Si è inoltre ribadita la necessità di ampliare la base dei contribuenti includendo alcuni dei Paesi in via di sviluppo più ricchi, come la Cina ed i produttori di petrolio del Medio Oriente.

A proposito di “contribuenti”, nella dichiarazione finale si ipotizza – al punto numero 20 – una tassa per i super-ricchi. “Nel pieno rispetto della sovranità fiscale, cercheremo di impegnarci in modo cooperativo per garantire che gli individui con un patrimonio netto ultra elevato siano tassati in modo efficace”, si legge nella dichiarazione dei leader del G20.

Nella dichiarazione si parla anche di una new entry nel G20: “Accogliamo con favore l’Unione Africana come membro a pieno titolo del G20. La voce dell’Africa dovrebbe essere amplificata nel G20 ed in tutti gli altri forum internazionali”.

“Rimaniamo risoluti nel nostro impegno a combattere la fame, la povertà e la disuguaglianza, a promuovere lo sviluppo sostenibile nelle sue dimensioni economica, sociale ed ambientale ed a riformare la governance globale” si legge infine nell’ultimo paragrafo, che chiude così: “Accogliamo con favore l’ambizione dell’Arabia Saudita di avanzare il suo turno per ospitare la presidenza del G20 nel prossimo ciclo, ringraziamo il Brasile per la sua leadership nel 2024, attendiamo con ansia di lavorare insieme nel 2025 sotto la presidenza del Sudafrica e di incontrarci negli Usa nel 2026”.

Nella foto in alto, la foto finale di gruppo al termine dei lavori del G210 (da www.governo.it)

Per scaricare e/o leggere il testo integrale della dichiarazione finale del G20 in Brasile, cliccare qui: G20 Rio de Janeiro Leaders Declaration FINAL

Trudeau promette milioni a pioggia, Meloni fa accordi con India e Banca Mondiale

RIO DE JANEIRO – Il primo ministro Justin Trudeau ha concluso la sua partecipazione al vertice del G20 a Rio de Janeiro, in Brasile, nel corso del quale ha assicurato la partecipazione del Canada a due partenariati globali chiave. Il Canada farà parte dell’Alleanza globale contro la fame e la povertà, un’iniziativa chiave sotto la presidenza brasiliana del G20. L’iniziativa, che riunirà l’industria, il governo e le banche per lo sviluppo, porterà i Paesi a collaborare più strettamente per affrontare la malnutrizione, anche contro la minaccia in rapida crescita dei cambiamenti climatici sull’insicurezza alimentare. Il Canada svolgerà inoltre un ruolo chiave nella Global Clean Power Alliance, un’iniziativa guidata dal Regno Unito che mira ad incentivare gli investimenti globali nell’energia pulita ed aiutare i Paesi ad abbandonare i combustibili fossili.

Nel corso del vertice, Trudeau ha partecipato a varie sessioni di lavoro del G20 in cui ha portato avanti i progressi in materia di pace e sicurezza globali, con particolare attenzione all’Ucraina ed al Medio Oriente: ha condannato l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, ribadendo il “fermo sostegno” del Canada al governo ed al popolo ucraino. E poi ha riaffermato l’impegno del Canada a collaborare con il Brasile e con altri alleati e partner internazionali, anche all’interno del G7 e del G20, per promuovere la sicurezza e la stabilità delle persone in tutto il mondo.

Il primo ministro canadese ha quindi annunciato una vera e propria pioggia di milioni di dollari: oltre 68 milioni in nuovi investimenti, così suddivisi: quasi 24 milioni per fermare il traffico di droga e di esseri umani in Canada, rafforzare la capacità di applicazione della legge multinazionale per prevenire il riciclaggio di denaro, rafforzare le risorse per rispondere alle minacce della criminalità organizzata e dei terroristi, aumentare la collaborazione con le organizzazioni di sicurezza internazionali e migliorare le capacità degli aeroporti internazionali in America Latina e Caraibi per scoraggiare e individuare la spedizione di droghe illecite; oltre 25 milioni per aiutare a ripristinare la biodiversità globale, sostenere misure per alleviare la malnutrizione, lavorare con gli agricoltori nelle regioni sottoposte a stress climatico per sostenere gli sforzi di conservazione e migliorare la sicurezza alimentare nelle regioni più colpite; oltre 19 milioni per sostenere le donne e le ragazze in America Latina prevenendo la discriminazione e la violenza, aiutando più donne a partecipare agli sforzi di conservazione e alla gestione delle risorse terrestri e idriche e migliorando i servizi sanitari per le donne a rischio, comprese le donne indigene.

Molti gli impegni e gli incontri bilaterali per la premier italiana Giorgia Meloni al G20. Con il primo ministro indiano Narendra Modi, in particolare, c’è stato il quinto faccia a faccia in due anni. L’ultimo incontro è stato lo scorso giugno in Puglia in occasione del G7, quando Modi si è congratulato con Meloni per aver guidato il vertice “in tempi difficili”. A seguito degli incontri in Puglia, i due leader hanno ribadito il loro impegno per far avanzare il partenariato strategico India-Italia e hanno annunciato un piano d’azione strategico congiunto 2025-29 che delinea la loro visione per i prossimi cinque anni. Il piano d’azione favorirà collaborazioni, programmi ed iniziative congiunte in settori chiave come commercio ed investimenti, scienza e tecnologia, tecnologie nuove ed emergenti, energia pulita, spazio, difesa, connettività e rapporti tra i due popoli. Altro incontro importante è avvenuto a margine dei lavori del G20 tra la premier, accompagnata dal Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ed il Presidente della Banca Mondiale Ajay Banga. Il colloquio, spiega una nota di Palazzo Chigi, “ha rappresentato l’occasione per fare il punto” sulla collaborazione rafforzata tra l’Italia e la Banca Mondiale, inaugurata dall’adozione della dichiarazione d’intenti a margine del Vertice G7 di Borgo Egnazia, con l’obiettivo di realizzare congiuntamente iniziative di sviluppo nelle Nazioni africane nei settori chiave del Piano Mattei per l’Africa, quali energia, infrastrutture, acqua e formazione”. Per la Meloni, durantre il G20, incontri anche con Trudeau, Biden e Lula.

Biden: “Fantastico incontrare Trudeau e Meloni”

RIO DE JANEIRO – Sui social network sono uscite numerose foto dei leader durante i giorni del G20 in Brasile. Il presidente americano Joe Biden, in particolare, ne ha postata una che lo ritrae insieme a Justin Trudeau e Giorgia Meloni (qui sopra, da Twitter X – @POTUS), scrivendo: “È stato fantastico incontrare oggi al G20 il Primo Ministro Trudeau del Canada e il Primo Ministro Meloni dell’Italia. Continueremo a rafforzare le nostre alleanze per rendere il mondo un posto migliore e più sicuro”. La Meloni ha a sua volta postato una foto con il presidente indiano Modi (qui sotto, da Twitter X – @GiorgiaMeloni) e, pur non mettendo l’hashtag #melodi che in passato aveva scatenato gli utenti indiani dei social network (che sognano una “love story” fra i due leader), il suo “tweet” ha ottenuto in poche ore un milione di visualizzazioni e migliaia di commenti… romantici.

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