Canada

L’inflazione sale al 2 per cento, attesa per la decisione di Bank of Canada

TORONTO – Torna a crescere il costo della vita. A certificarlo, come era stato ampiamente previsto, è stato il rapporto mensile di Statistics Canada, che ha messo in luce come l’inflazione sia salita al 2 per cento ad ottobre rispetto all’1.6 registrato nel mese precedente. Tra gli economisti alla vigilia sia era creato un certo consenso nel quantificare nell’1,9 per cento il nuovo valore. Ad alimentare gli aumenti, spiega il rapporto di StasCan, sono stati i prezzi dei prodotti alimentari e più in generale del carrello della spesa, che hanno viaggiato a una velocità maggiore rispetto al dato dell’inflazione generale.

A ottobre in generi alimentari hanno registrato una crescita del 2,7 per cento, quando a settembre gli aumenti medi erano girati attorno al 2,4 per cento. A mitigare questa impennata dei prezzi sono stati invece i costi relativi all’abitazione – mutui, affiti e via dicendo – che sono passati dal 5 per cento di settembre al 4,7 per cento del mese scorso.

Ora gli occhi sono puntati su Bank of Canada, che a dicembre dovrà prendere l’ultima decisione di politica monetaria dell’anno sui tassi d’interesse: dopo il taglio dello 0,5 per cento del mese scorso – il quarto taglio di fila del costo del denaro – il governatore Tiff Macklem dovrà decidere se proseguire con una politica aggressiva di riduzione del tasso di sconto o se, al contrario, puntare su un più prudente mantenimento dei tassi al valore attuale.

Il rapporto di Statistics Canada. Su base annua, i prezzi della benzina sono diminuiti in misura minore a ottobre (-4,0 per cento) rispetto a settembre (-10,7 per cento). Il calo più contenuto è in parte attribuito a un effetto dell’anno base, poiché i prezzi sono scesi del 6,4 per cento mese su mese nell’ottobre 2023, a causa dei margini di raffinazione più bassi e dell’indebolimento del consumo globale di petrolio.

Su base mensile, i prezzi della benzina sono aumentati dello 0,7 per cento a ottobre, dopo un calo del 7,1 per cento a settembre.

La crescita dei prezzi degli alloggi ha continuato a diminuire a ottobre, con un aumento del 4,8 per cento su base annua, rispetto a un aumento del 5,0per cento a settembre. A ottobre (+14,7 per cento) rispetto a settembre (+16,7 per cento) la crescita più lenta dei prezzi dell’indice degli interessi ipotecari ha esercitato una pressione al ribasso sulla componente degli alloggi. Da settembre 2023 i costi degli interessi ipotecari stanno rallentando su base annua, dopo il picco di agosto 2023 (+30,9 per cento).

Allo stesso modo, i prezzi degli affitti sono cresciuti a un ritmo più lento a ottobre, aumentando del 7,3 per cento su base annua, dopo un aumento dell’8,2% a settembre. La Nuova Scozia (+5,2 per cento) e il Manitoba (+6,5%) hanno decelerato di più. Anche se in rallentamento, i prezzi degli affitti continuano ad aumentare e rimangono elevati. Rispetto a ottobre 2021, i prezzi degli affitti sono aumentati del 21,6 per cento.

I prezzi dei prodotti alimentari acquistati nei negozi sono aumentati a un ritmo più rapido su base annua a ottobre (+2,7 per cento) rispetto a settembre (+2,4 per cento).

Questo è stato il terzo mese consecutivo in cui la crescita dei prezzi dei generi alimentari ha superato l’inflazione complessiva.

Hanno contribuito in modo significativo all’accelerazione l’aumento dei prezzi di altri ortaggi freschi (+7,3 per cento) e della frutta conservata e delle preparazioni di frutta (+7,6 per cento). L’accelerazione è stata moderata dalla pressione al ribasso delle carni bovine fresche o congelate a ottobre (+7,0 per cento rispetto a +9,2 per cento a settembre), tra gli altri prodotti alimentari.

Nella foto in alto il governatore di Bank of Canada Tiff Macklem con la sua vice Carolyn Rogers

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