EDMONTON – Il mese di settembre 2021 è stato – finora – il peggior mese dell’Alberta nel corso dell’intera pandemia di Covid-19. Più abitanti della provincia, infatti, sono risultati positivi rispetto a qualsiasi mese precedente e sono stati stabiliti record anche per i ricoveri in ospedale e in terapia intensiva. Settembre è stato inoltre il mese più mortale dalla seconda ondata della pandemia.
Craig Jenne, professore associato di microbiologia, immunologia e malattie infettive presso l’Università di Calgary, afferma che la variante Delta, più infettiva, combinata con l’azione del governo ritardata e misure di salute pubblica insufficienti e il mancato raggiungimento dell’immunità di gregge attraverso la vaccinazione, sono le cause principali del situazione.
“Quando sono state ritirate le restrizioni, il virus è stato in grado di muoversi molto rapidamente attraverso i non vaccinati”, ha detto Jenne. Il riferimento è all’inizio dell’estate, quando il premier Jason Kenney decise che la provincia sarebbe stata “open for good” Poi, qualche settimana fa, di fronte al dilagare del virus, sono arrivate le restrizioni. Troppo tardi.
L’Alberta ha riportato 45.665 casi di Covid-19 il mese scorso, che rappresentano oltre il 15% di tutti i casi noti nella provincia dall’inizio della pandemia. Basti pensare che nel settembre del 2020 l’Alberta aveva riportato 4.213 casi.
I ricoveri hanno raggiunto il picco di 1.122 il 27 settembre, mentre il numero di pazienti in terapia intensiva ha raggiunto il massimo di 268 il 28 settembre.
Ben 259 abitanti dell’Alberta sono morti a causa della malattia il mese scorso (erano stati 37 i decessi nel settembre del 2020…) e questo numero è inferiore soltanto al numero totale di decessi registrati nei mesi di novembre e dicembre 2020 e gennaio 2021 “e solo grazie ai vaccini”, ha detto Jenne. “Nelle aree senza copertura vaccinale, questa variante delta sta davvero causando scompiglio. E tragicamente, stiamo perdendo vite a un ritmo estremamente inquietante nelle ultime due settimane qui in Alberta”.
L’unica speranza resta il vaccino. Al 30 settembre, il 74,5% degli abitanti dell’Alberta di età pari o superiore a 12 anni ha ricevuto due dosi, mentre l’83,8 per cento è ancora fermo alla prima. Mentre i casi attivi restano ben 20.215. Quelli conosciuti.
Nell’immagine in alto:: il Chinook Regional Hospital in Lethbridge, Alberta (foto di Graham Ruttan on Unsplash)