Gli chef italiani nel mondo

Gli chef italiani nel mondo
propongono le loro ricette:
il Pizzocchero in Piramide,
fra arte e gusto

In esclusiva per i lettori del Corriere Canadese, prosegue la nuova rubrica settimanale dedicata alla cucina italiana in Canada, in Nordamerica e nel mondo, che va ad arricchire la nostra storica “Cucina di Teresina” presente da anni sul nostro quotidiano. In collaborazione con l’APCI, l’Associazione Professionale Cuochi Italiani-Canada, presieduta da Giovanni Trigona, pubblichiamo settimanalmente le ricette proposte dai migliori chef italiani presenti in territorio canadese e nordamericano. I cuochi tesserati con l’Apci Canada possono inviare le loro ricette via e-mail (info@corriere.com).

SONDRIO – Ecco la ricetta dello Chef di oggi: Maurizio Rota ci propone il Pizzocchero in Piramide. Vediamo come si prepara!

PIZZOCCHERO IN PIRAMIDE

Ingredienti

Per la Sfoglia al Saraceno
– 250 gr di Farina Saraceno
– 130 ml Acqua fredda
– 24 gr Lecitina

Ripieno
– 500 gr Patate
– 400 gr Verza
– 100 gr Burro
– 50 gr Formaggio Semigrasso
– 50 gr Formaggio Storico Ribelle 2 anni
– 30 gr Cipolla Gialla Ramata
– Crumble di Storico Ribelle 5 anni
– 100 gr di Farina di segale
– 40 gr di Storico Ribelle
– 50 gr burro di malga

Guarnizione
– 200 ml olio evo Mamete Prevostini
– 2 spicchi d’aglio tagliati a fette sottili
– 1 Porro
– Prezzemolo
– Crumble “Storico Ribelle”

Procedimento (per quattro persone): impastate la farina con la lecitina e acqua per almeno 10 minuti. Dopodiché lasciate riposare in frigo per almeno 30 minuti, coperta da pellicola o da un canovaccio umido. Nel frattempo lessate le patate. Brasate la verza con la cipolla e 30 g di burro. Quando le patate avranno raggiunto la cottura ideale per farne un purè schiacciatele con una forchetta e aggiungete i formaggi che avrete tagliato in brunoise in modo che fondino nella massa e per ultimo la verza con la cipolla. Lasciate raffreddare il tutto. Stendete la foglia per i ravioli circa 1/2 cm e ritagliate dei quadrati di 8×8 cm. Mettere al centro un cucchiaio di ripieno e chiudete alzando gli angoli della pasta in modo da creare una piramide. Sigillate bene la bordatura con le dita.

Per il Crumble: tagliate a pezzetti il burro freddo di frigo, quindi grattugiate lo Storico Ribelle, quindi raccogliete il tutto dentro una ciotola, aggiungete la farina e, con l’ausilio di una forchetta, amalgamate gli ingredienti tra di loro. Una volta chiuso l’impasto, che apparirà granuloso e secco, sbriciolatelo per bene e distribuitelo su una teglia foderata di carta da forno e cuocete il tutto a 180 gr per 20 minuti. Create le vostre piramidi e passate alla cottura in acqua salata per circa 10 minuti. Nel frattempo friggete il porro, l’aglio e il prezzemolo in olio extravergine d’oliva Mamete Provostini rendendoli croccanti e dorati.

Composizione: con i 20 grammi di burro fate una crema facendolo sciogliere leggermente e incorporando un po’ di acqua di cottura dei ravioli. Mettete la crema di burro a specchio sul piatto e adagiatevi sopra i ravioli appena scolati e guarnite con il porro fritto, l’aglio e il prezzemolo spolverando con il crumble di “Storico Ribelle”. E naturalmente, come sempre, buon appetito!

Il protagonista: Maurizio Rota / Ha girato tutto il mondo ma il suo cuore è a Sondrio   

SONDRIO – Oggi presentiamo un grande Chef Lombardo: Maurizio Rota di Sondrio, da poco anche diventato Presidente APCI del Canton Grigioni in Svizzera.

Classe 1974, inizia la sua carriera come ‘’garzone di cucina’’, un termine ormai desueto ai giorni nostri ma che gli consente di capire di aver intrapreso la giusta strada per la sua vita professionale e, come logica conseguenza, sceglie di frequentare l’Alberghiero della sua città. Dopodiché decide di fare nuove esperienze in giro per l’Italia, in Toscana, in Piemonte, in Sardegna, nella natìa Lombardia ed anche in Francia negli Hotel Terre Blanche e Four Seasons per circa 4 anni. Da qui decide di provare nuove strade accettando un incarico alla Regent Seven Sea Cruises, navi da crociera, con imbarchi per il Sud America e il Nord Europa. Finita questa esperienza ritorna per motivi familiari in Lombardia, o meglio aldilà del vicino confine elvetico, con incarichi presso gli Hotel di fama mondiale Kulm Palace e Suvretta. Da qui decide di accettare una proposta dell’Hotel Hilton per la location di Anaheim in California (USA), dove rimane per circa 4 anni e mezzo. Una grande opportunità che lo porta anche a San Diego, San Francisco ed anche a Las Vegas (Nevada), sempre nella stessa Catena Hilton, che gli propone anche di far parte di un Team per aprire nuove strutture in giro per il mondo, in Africa ed anche in Asia. Finita l’esperienza americana si reca a Londra, sempre per Hilton, per altri 2 anni, dopodiché decide di ritornare a casa a Sondrio per gestire il proprio ristorante insieme alla moglie a cui viene dato il nome ‘’Il Fastidioso’’, chiamato così perché proponeva una cucina diversa, ricercata ed innovativa, con piatti della tradizione e prodotti ormai perduti e che quindi dava fastidio alla concorrenza locale. Grandi soddisfazioni per oltre 6 anni ma alla fine il ristorante dovette chiudere per la mancanza di agibilità degli enti preposti per la location in una struttura del ‘600. Da qui il ritorno in Svizzera, dove risiede e lavora attualmente.

Molte le onorificenze: Ristoworld, ‘’Discepolo d’Arte’’; Accademia Italiana di Gastronomia e Gastrosofia, ‘’Premio per il locale italiano per il rispetto della tradizione enogastronomica italiana’’, Ambasciatore, Edizione Waterplatecontest Acqua di Chef 2013. È autore del libro “Valtellina di Gusto” e docente della Scuola di Cucina Geocooking. Ha partecipato a due edizioni del Premio Gastronomico Pierre Taittinger ed a diverse gare a livello mondiale, con 31 medaglie vinte con la N.I.C.

Nelle foto in alto e qui sopra, una serie di piatti dello Chef Corrado Amato       

(rubrica a cura di… Marzio Pelù & Ynot)

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