Ontario

Elezioni anticipate, il premier Ford lascia la porta aperta

TORONTO – Nessuna conferma ma anche nessuna smentita. Il premier dell’Ontario Doug Ford non esclude elezioni anticipate in Ontario nonostante l’incertezza che serpeggia a Ottawa con le dimissioni del primo ministro Justin Trudeau.

Parlando ai giornalisti a Queen’s Park, Ford ha deliberatamente lasciato aperta la porta al voto quest’anno nonostante le elezioni provinciali siano previste a giugno del 2026. “In questo momento ciò su cui mi sto concentrando, è assicurarmi che non ci siano tariffe”, ha detto, riferendosi alle imposte del 25 percento sui beni canadesi e messicani che il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha minacciato di imporre tra due settimane, appena tornerà ad essere l’inquilino della Casa Bianca.

Ford ha ribadito che il Canada non è da biasimare per i problemi economici degli Stati Uniti e ha puntato il dito contro la Cina per aver spedito e distribuito “merce a prezzi economici” attraverso il Messico. “Ho parlato con così tanti governatori, membri del Congresso e senatori e non hanno mai detto che il problema è il Canada”, ha detto durante un’intervista concessa a Erin Burnett della CNN. “Vi dico chi è il problema: la Cina è il problema. La Cina che spedisce beni di scarsa qualità, facendoli passare per il Messico. Il Messico appone l’adesivo “Made in Mexico” e li spedisce attraverso gli Stati Uniti e il Canada. E questo sta costando posti di lavoro agli americani e ai canadesi”.

Ford ha detto che il modo per affrontare questo problema è attraverso un accordo bilaterale con gli Stati Uniti, non imposte più elevate.

Ma oltre a minacciare dazi, Trump non perde occasione per farsi beffa del Canada riferendosi al primo ministro come “Governatore Justin Trudeau” e chiamando il Canada “il 51° stato”.

I funzionari canadesi, pur prendendo sul serio la minaccia dei dazi, hanno per lo più ignorato gli insulti di Trump. Non lo ha fatto il premier Ford, che pur dicendo che Trump ha “il senso dell’umorismo e ama scherzare”, ha deciso di rispondere per le rime alle provocazioni. “Lui scherzerà pure, ma sotto la mia sorveglianza ciò non accadrà mai, mai” ha detto. “Farò una controfferta, gli dirò che vogliamo comprare l’Alaska ed anche il Minnesota e Minneapolis” ha aggiunto il premier per poi dire che il suo era un commento scherzoso.

Il premier dell’Ontario ha quindi aggiunto “Siamo un paese sovrano. Siamo orgogliosi canadesi, proprio come lo sono gli americani. Ciò che voglio fare è assicurarmi che costruiamo una ‘fortezza Am-Can’, assicurandoci di essere i due paesi più forti, più ricchi e più prosperi del mondo intero.Abbiamo moltissimo da offrire agli Stati Uniti, come abbiamo già fatto nel corso degli anni, non importa se si tratti della nostra energia o dei nostri minerali. Ed è questo che vogliamo fare, vogliamo assicurarci di essere più forti insieme…”.

In alto, il premier Doug Ford in una foto tratta dal suo profilo Instagram

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