TORONTO – Nessuna sorpresa. Uno schiacciante 96,5% dei membri dell’Ontario School Board Council of Unions (OSBCU) del CUPE ha votato a favore di uno sciopero. Lo ha dichiarato ieri durante una conferenza a Queen’s Park, la presidente del sindacato che rappresenta tutori, educatori della prima infanzia e personale amministrativo scolastico Laura Walton. Ora, ha detto Walton, il team di negoziatori può tornare al tavolo delle trattative “con una chiara indicazione del livello di sostegno dei membri per le proposte del CUPE”.
“Il messaggio è che i tagli all’istruzione non sono accettabili, che è necessario con urgenza più personale insegnante in prima linea affinché gli studenti abbiano successo ed è tempo di un aumento salariale significativo per noi, i lavoratori dell’istruzione meno pagati che guadagnano in media $ 39.000 all’anno – ha detto Walton – nessuno vuole scioperare, meno che mai lo vogliono i lavoratori dell’istruzione meno pagati in Ontario, ma questi lavoratori hanno detto al tempo stesso che se questo governo rimane sulle sue posizioni, sono disposti a scioperare per un contratto che vada bene per gli studenti, per le famiglie e per i lavoratori”.
Ad esprimere il proprio parere in merito all’eventualità di un’astensione dal lavoro è stato più dell’80% dei 55.000 membri dell’OSBCU che ha esercitato il suo diritto di voto dal 23 settembre al 2 ottobre.
Intanto, per sbloccare la situazione di stallo, altri negoziati tra sindacato e governo sono in programma il 17 e 18 ottobre.
Prima che uno sciopero possa iniziare, il sindacato dovrebbe chiedere al conciliatore di rilasciare un rapporto “no board” ovvero che non è possibile raggiungere un accordo. Una volta emesso tale relazione, il sindacato sarebbe in una posizione di sciopero legale 17 giorni dopo ma deve anche dare un preavviso di cinque giorni prima di incrociare le braccia.
Non si è detto sorpreso – ma piuttosto deluso – dal voto espresso pressochè all’unanimità dai membri del CUPE il ministro dell’Istruzione Stephen Lecce. “Mentre CUPE, lasciando dietro di sé un’offerta ragionevole che protegge anche i più generosi benefici e piano pensionistico del paese, imbocca la strada che porta ad uno sciopero che fa del male ai bambini e sconvolge le famiglie continueremo a negoziare per assicurarci che i bambini rimangano nelle loro classi senza interruzioni fino a giugno”, ha dichiarato Lecce.
Il più grande scoglio da superare in questi negoziati è quello dell’aumento di stipendio. Il governo ha offerto aumenti del due per cento all’anno per i lavoratori che guadagnano meno di $ 40.000 e dell’1,25 per cento per tutti gli altri, mentre CUPE chiede incrementi annuali dell’11,7 per cento. Il governo ha fatto notare anche il CUPE sollecita anche cinque giorni retribuiti aggiuntivi prima dell’inizio dell’anno scolastico, 30 minuti di preparazione retribuita ogni giorno e un aumento in busta paga degli straordinari da un moltiplicatore di 1,5 a 2.
I partiti di opposizione della provincia hanno attribuito la colpa di un possibile sciopero al governo. “Questo governo conservatore ha trascinato i nostri figli sull’orlo di ulteriori interruzioni dello studio – ha affermato Chandra Pasma, ministro ombra dell’Istruzione dell’NDP – il premier Doug Ford e il ministro Stephen Lecce hanno usato l’anno scolastico dei nostri figli come merce di scambio, per intimidire i lavoratori dell’istruzione meno pagati”.