Canada

Ecco la ‘Roadmap’ di Meloni e Trudeau. “Però Justin dovrai parlare Italiano…”

TORONTO – Se non fosse stato per il finale non proprio felice – con il ricevimento saltato all’ultimo momento, come scriviamo in altri articoli su questo sito – , l’incontro fra la premier Giorgia Meloni ed il Primo Ministro Justin Trudeau sarebbe stato positivo o, almeno, di gran lunga migliore di quello che li vide “battibeccare” sui “diritti LGBT negati in Italia”, come aveva detto in quell’occasione (circa un anno fa) Trudeau ad una Meloni sbigottita.

Il faccia a faccia tra i due leader si è tenuto a Toronto, sabato mattina (nella foto sopra, la stretta di mano / www.governo.it).

“Sarò molto felice di averti in Puglia per il prossimo vertice dei G7 – ha detto la Meloni a Trudeau – : lì, potrai assaggiare anche un po’ di tradizioni italiane”. Poi ha proseguito: “Ci sono molti risultati della Presidenza giapponese dei G7 che porterò in quella italiana, come ad esempio l’intelligenza artificiale e il ruolo dell’Indo-Pacifico, ma anche il rispetto dell’ordine internazionale basato sulle regole, quindi il sostegno all’Ucraina, in questa difficilissima crisi in Medio Oriente, su cui dobbiamo anche parlare molto, evitando un’escalation del conflitto”. In particolare, l’intelligenza artificiale “è un argomento che condividiamo, perché è uno strumento, ma, come tutti, può essere cattivo o buono; dipende da come lo governiamo. Mi preoccupa inoltre l’impatto che l’intelligenza artificiale, se non la governiamo nel modo giusto, potrebbe avere, ad esempio, sul mercato del lavoro. Quindi, penso che sia una questione globale che dobbiamo discutere insieme. E so che siamo sulla stessa strada per quanto riguarda molti dei problemi che dobbiamo discutere in questi tempi di grande difficoltà in cui ci troviamo a governare i nostri Paesi”.

“A livello bilaterale – ha proserguito la premier italiana – sono molto contenta del lavoro che stiamo facendo, perché stiamo iniziando una nuova era delle nostre relazioni, cercando di rafforzare la nostra cooperazione. Penso che ci siano moltissimi temi su cui possiamo farlo, anche perché, come sai, qui c’è una comunità molto grande di italo-canadesi. Allora, al prossimo incontro internazionale, mi aspetto che parli anche un po’ in Italiano. Quindi aggiungiamo un’altra lingua, e ti posso aiutare con questo, se vuoi”. E dopo il “grazie!” (in Italiano) di Trudeau, la Meloni ha offerto la disponibilità italiana su tutti i fronti: ricerca, infrastrutture, intelligenza artificiale, transizione ambientale sostenibile.

Dopo l’incontro, i due leader hanno rilasciato un comunicato congiunto spiegando di avere concordato di “approfondire ulteriormente i nostri legami politici, economici e strategici” e di “elevare le nostre già eccellenti relazioni bilaterali impegnandoci a stabilire la tabella di marcia Canada-Italia per la cooperazione rafforzata. Questa tabella di marcia definirà piani ambiziosi e concreti per collaborare, nei prossimi 3-5 anni, in settori prioritari, tra cui la sicurezza energetica e il passaggio a un futuro energetico sostenibile, il cambiamento climatico e la biodiversità, la migrazione, la crescita economica sostenibile e la ricerca e innovazione, anche in materia di intelligenza artificiale. Attraverso legami più stretti e un allineamento strategico, questa tabella di marcia congiunta getterà le basi per una partnership rinnovata e più energica che contribuirà alla prosperità sia del Canada che dell’Italia e ci aiuterà a lavorare insieme per portare avanti obiettivi condivisi sulla scena globale. Siamo ansiosi di esaminare i progressi sullo sviluppo della ‘roadmap’ nel nostro prossimo incontro in Italia a giugno…”.

Tante belle parole, dunque, come sempre: vedremo se è solo fuffa o se ci saranno risultati concreti.

Il giorno prima, venerdì, sempre nell’ambito delle missioni di presentazione delle priorità della Presidenza italiana del G7 per il 2024, la premier Giorgia Meloni ha avuto a Washington un incontro bilaterale con il Presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, che ha accolto affettuosamente la leader italiana, dandole un bacio in fronte, in stile perfetto stile da “nonno Joe” (nella foto qui sotto, da www.governo.it).

L’incontro ha permesso di fare un punto sullo stato delle relazioni bilaterali tra le due Nazioni, nel solco della dichiarazione congiunta dello scorso luglio. La discussione ha messo in luce gli approcci condivisi alle più pressanti sfide globali.

“Sono lieta di essere qui oggi in qualità di Presidente del G7, e non vedo l’ora, Joe, di ospitarti in Puglia il prossimo giugno per il vertice dei leader. Sto lavorando – ha detto la Meloni a Biden – a un vertice G7 concreto e sostanziale. Intendiamo innanzitutto riaffermare l’ordine internazionale basato sulle regole, difendendo la libertà e costruendo la pace per l’Ucraina. E, nel farlo, penso che dobbiamo affrontare la narrazione che vuole ‘l’Occidente contro il resto del mondo’. Dunque, il nostro dialogo con il Sud globale all’interno del G7 è essenziale. La crisi in Medio Oriente è estremamente preoccupante. Dobbiamo coordinare le nostre azioni per evitare un’escalation e, a tale riguardo, sosteniamo pienamente gli sforzi di mediazione degli Stati Uniti. La crisi umanitaria è la nostra priorità numero uno. È su questo che l’Italia sta concentrando il suo contributo. Intanto stiamo collaborando con tutti gli attori regionali che devono far parte di qualsiasi esito futuro. Dobbiamo lavorare insieme su passi concreti per garantire la prospettiva dei due Stati, che è l’unica soluzione sostenibile a lungo termine. E poi, gli attacchi degli Houthi alle navi commerciali che mettono in pericolo la libertà di navigazione nel Mar Rosso sono inaccettabili. L’operazione navale dell’Ue “Aspides”, che, come sapete, è sotto il comando tattico italiano, è una risposta importante alle interruzioni del transito nel Mar Rosso. Poi, sulla base del ruolo dell’Italia nel Mediterraneo, il G7 presterà particolare attenzione anche al continente africano. Ne abbiamo discusso molte volte, perché credo che dobbiamo ricordare che l’Africa non è un continente povero; è, invece, incredibilmente ricca di risorse umane e materiali, ma è stata a lungo trascurata e sfruttata con un approccio predatorio. Insieme a voi voglio invertire questo approccio, che è anche una causa principale della crisi migratoria. Dobbiamo sostenere lo sviluppo dell’Africa su base paritaria e porre fine alla migrazione illegale, combattendo il traffico di esseri umani. La tratta di esseri umani è diventata il crimine più remunerativo a livello globale, e non possiamo più accettarlo. Per questo motivo, sono venuta qui oggi anche con una proposta di lanciare un’alleanza globale contro i trafficanti di esseri umani”.

Poi, un accenno all’intelligenza artificiale e, infine, la volontà di rafforzare la cooperazione strategica con gli Usa. “Le nostre relazioni sono arricchite dalla presenza di oltre 20 milioni di italo-americani. Durante il nostro ultimo incontro qui a Washington, avevamo detto che volevamo migliorare la nostra cooperazione bilaterale e il nostro commercio, e lo abbiamo fatto, perché nel 2023 il nostro commercio bilaterale ha raggiunto la cifra più alta di sempre, con 102 miliardi di dollari di scambio. Quindi, credo che abbiamo fatto un buon lavoro, ma credo anche che possiamo fare ancora meglio e spero che questo sarà il nostro obiettivo comune per quest’anno”.

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