Canada

Covid-19, Ottawa decide
la stretta per i voli dalla Cina

TORONTO – Il governo federale decide di seguire la strada percorsa dall’Italia e dagli Stati Uniti e annuncia la stretta agli aeroporti. A partire dal 5 gennaio, tutti i passeggeri provenienti dalla Cina, da Hong Kong e da Macao per entrare in Canada dovranno fornire la prova di aver effettuato un tampone con esito negativo. La misura – ha deciso Ottawa – riguarderà i passeggeri dai due anni in su. Il governo federale ha deciso di adottare questa precauzione di fronte all’impennata di casi di Covid-19 registrata in Cina soprattutto per via dello sviluppo repentino della variante Gryphon: un ceppo, quello che sta prendendo piede nel continente asiatico, che presenterebbe un elevato tasso di trasmissibilità e che è considerato tra le varianti potenzialmente pericolose da parte dell’Organizzazione della Sanità.

Ma le nuove misure annunciate nel fine settimana non sono state accolte positivamente da alcuni esperti. Secondo Kerry Bowman, assistente professore presso la Temerty Faculty of Medicine dell’Università di Toronto, il requisito del Canada di un test Covid-19 negativo per i viaggiatori provenienti dalla Cina non aiuterà a prevenire nuove varianti o la diffusione del virus. Il virologo ha definito il requisito “assolutamente una mossa politica, e non basata sulla scienza a questo punto”. “Questi non sono i primi giorni della pandemia”, ha detto. “Quindi, penso che sia in gran parte una decisione politica”.

“L’inversione della Cina dalle rigide misure di controllo COVID-19 ha causato un’infezione diffusa in quel paese, anche se non si sa molto su quali varie varianti di Omicron siano in circolazione”. “Non penso che sia una grande idea. Non credo che ci renda più sicuri. In apparenza, sembra che i governi siano proattivi e sensibili e proteggano i loro cittadini “, ha detto.

Il dottor Isaac Bogoch, professore associato presso la Temerty Faculty of Medicine dell’Università di Toronto, ha affermato che non è del tutto chiaro quali siano gli obiettivi della politica, ma tali misure non hanno aiutato. “Sappiamo dal passato che misure di viaggio molto mirate come questa non fanno molto per prevenire la diffusione del Covid”.

Per Bogoch sarebbe stato utile se la Cina fosse stata trasparente con i loro dati, varianti, vaccini e diffusione COVID-19. “Ma non facciamo finta che richiedere ai viaggiatori provenienti dalla Cina di sottoporsi a un test PCR negativo prima di venire in Canada avrà alcun impatto sull’esperienza canadese con il Covid-19. Non lo farà.”

Molti dubbi sul provvedimento voluto dal governo federale sono stati espressi anche da Colin Furness dell’Università di Toronto e da Caroline Colijn, professoressa di matematica alla Simon Fraser University di Burnaby, B.C.

Anche la Francia, la Spagna e l’Inghilterra hanno deciso di introdurre l’obbligo del tampone negativo o, nel caso di Madrid, del vaccino per i passeggeri in arrivo dalla Cina.

Per quanto riguarda l’Inghilterra, dal 5 gennaio chi arriva dalla Cina dovrà esibire un test negativo realizzato non oltre le 48 ore precedenti la partenza.
Il governo ha parlato di “cambiamento temporaneo”, specificando che i test verranno anche realizzati all’arrivo su una parte dei passeggeri per verificare la presenza di eventuali varianti.

Il governo di Londra ha annunciato che sta lavorando per garantire l’adozione delle stesse misure il prima possibile anche nel Galles, in Scozia e Irlanda del nord.

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