In esclusiva per i lettori del Corriere Canadese, prosegue la nuova rubrica settimanale dedicata alla cucina italiana in Canada, in Nordamerica e nel mondo, che va ad arricchire la nostra storica “Cucina di Teresina” presente da anni sul nostro quotidiano. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’ICC (Italian Culinary Consortium) Canada, che ogni settimana fornisce le ricette proposte dai migliori chef italiani presenti in tutto il mondo. I cuochi possono inviare le loro ricette via e-mail (info@corriere.com).
LONDRA – Ed eccoci, oggi, ad una delle ricette più nuove della Chef Ilaria Chiatti: i codini di grano duro, quinoa e melanzane con pomodorini e pesto classico. I codini sono dei tubetti di pasta a forma di spirale con la parte esterna scanalata, qui nella variante con quinoa, una specialità biologica a base di avena con un forte sapore di grano fresco ma anche completamente retrò. La pasta ha così tanto sapore che potete mangiarla anche così com’è, senza sugo, ma ad esempio come contorno alle verdure, decisamente un must per ogni vegetariano. I codini con quinoa sono stati ulteriormente conditi con melanzane e pomodorini che donano alla pasta un gusto unico.
Ingredienti: 80-100 g di pasta, 1 mazzetto di foglie di basilico, 30 g di pinoli tostati e cotti, 75 g di parmigiano grattugiato, 150 g di olio extravergine di oliva, sale e pepe q.b.
Preparazione: tostate i pinoli in forno a 180-190 gradi C. finché non avranno preso un po’ di colore marrone, toglieteli dal forno e lasciateli raffreddare. Prendete ora le foglie di basilico e sbollentatele per 10 secondi in acqua bollente, dopodiché raffreddatele in acqua ghiacciata. A questo punto scolatele e strizzatele per rimuovere l’eccesso di acqua. Amalgamate infine nel termomix tutti gli ingredienti insieme tranne i pinoli (che saranno gli ultimi da aggiungere nel mixer), mescolando velocemente per non far scaldare l’olio causando l’annerimento del basilico. Aggiungete ora i pinoli e frullate il tutto per qualche secondo. Cuocere la pasta e poi in una padella capiente amalgamate la pasta e il condimento. Appena sarà tutto pronto impiattate e, se preferite, decorate a vostro piacimento.
La protagonista – Ilaria Chiatti / Con lei, la cucina italiana spopola in UK
LONDRA – Oggi presentiamo la Chef Ilaria Chiatti che, dopo una breve parentesi come membro dell’Italian Culinary Consortium – ICC UK, recentemente è stata nominata Consigliere ICC e Responsabile delle nuove generazioni.
Classe 1992, italiana, vive nel Regno Unito ormai da circa 11 anni. Al momento presta la sua opera al Medlar Restaurant in King’s Road in Chelsea, un elegante ristorante di Londra dopo una proficua esperienza come Sous Chef Senior nel Royal Mid-Surrey Golf Club a Richmond, UK.
Ci racconta molto semplicemente che: “Quando ho la possibilità di godermi Londra sono euforica e spaventata allo stesso tempo. Ad ogni modo, ho iniziato come commis di cucina contemporaneamente in due ristoranti. Poi pian piano ho cominciato a migliorare e ad avere sempre più spazio, ottenendo anche una promozione. Le mie avventure lavorative sono state diverse, è capitato che a volte il posto di lavoro non era confacente alle mie esigenze, con il risultato di non avere avuto un’esperienza da catalogare tra quelle migliori capitatami. Poi, sicuramente, la Brexit e il Covid non hanno certo aiutato l’ospitalità”.
La Chef Ilaria vanta diverse partecipazioni a concorsi ed eventi nel mondo culinario associativo, come il premio per il miglior giovane cuoco svoltasi a Roma nel 2022, la finale del concorso Solania del settembre 2023 e, recentissimamente, il terzo posto nel primo concorso di caviale Adamas in collaborazione con l’Italian Culinary Consortium – ICC. Prosegue ancora la Chef Ilaria: “Studio in Italia per diventare Chef e ho avuto degli ottimi punti di riferimento, infatti la maggior parte della mia famiglia ha un ristorante o ha buone capacità di cucinare. Ho frequentato l’Istituto Alberghiero nei pressi di Firenze per cinque anni prima di conseguire il relativo diploma e, nello stesso tempo, lavoravo dall’età di 14 anni, ogni estate, durante la pausa scolastica. Ho iniziato la mia esperienza lavorativa nel fine dining nel 2015 a Le Boudin Blanc, un ristorante francese a Green Park che, a causa della Brexit e della relativa mancanza di personale personale qualificato, ora si trova nella condizione di dover chiudere e di trasferirsi fuori dal Regno Unito. Ho lavorato lì alcuni anni sia come Demi Chef che come Chef de partie sotto la guida di uno tra i migliori professionisti di Londra, lo Chef Nicolas Loridane. Poi ancora da Vicino Maggiore, un altro ristorante francese con 2 rosette che, quando facevo parte della brigata, prese anche la terza. Ho fatto anche una stagione estiva da febbraio a settembre a Fuerteventura (Isole Canarie), dove ho avuto delle esperienze lavorative in diversi posti, imparando e perfezionandomi sui piatti tipici dell’isola e sui prodotti locali. Tornata a Londra, ho lavorato per 2 anni nel Club dei Soci del vino 67 Pall Mall, uno dei posti dove ho avuto la fortuna di apprendere molto. Poi ho voluto cimentarmi in esperienze diverse, come in un Hotel e ho lavorato al Soho House nella White City per quasi un anno prima della Brexit. Una volta conclusosi il nostro contratto, dopo il blocco, sono tornata al 67 Pall Mall per un altro anno. Ho fatto un’esperienza straordinaria – ci dice ancora Ilaria – nel raffinato ristorante vegano Holly Carrots a Knightsbridge che ora si sta spostando su Notting Hill, l’Head Chef era russa, una delle migliori Chef vegane che ora ha anche aperto il proprio ristorante a Londra. Ho lavorato anche come Capo Chef in un piccolo posto vicino a Battersea, in una situazione per me non proprio ideale, quindi sono tornata come Sous Chef nel mio secondo lavoro a Londra presso The Red Lions in Parliament Street solo per pochi mesi”.
Ed infine, come già detto, prima del Medlar Restaurant, l’esperienza al Royal Mid-Surrey Golf Club. Inoltre, grazie all’incontro con Selena Pellegrini, Ilaria ha anche iniziato a fare un corso per diventare sommelier di olio extravergine d’oliva con la possibilità, quindi, di creare nuove ricette a base d’olio EVO e in definitiva la scoperta di un nuovo e fantastico mondo, con nuove opportunità di studio e un altrettanto nuovo e possibilmente proficuo progetto e programma di lavoro.
Come già menzionato, poco più di due mesi fa ha colto al volo la proposta per tornare a lavorare in un ristorante insignito di 2 rosette a Chelsea, il Medlar Restaurant, il cui proprietario è un Head Chef che vanta esperienze di lavoro in un ristorante con stella Michelin per gran parte della sua carriera.
Nelle foto sopra, Ilaria ed alcune delle sue creazioni culinarie
(Rubrica a cura di Marzio Pelù and Ynot)