Ontario

Anche i dormitori contati come ‘case’: è polemica. Stiles: “Quale sarà la prossima trovata?”

TORONTO – Dopo le camere nelle case di riposo, gli alloggi degli studenti: il premier Doug Ford, sembra voler inserire qualunque cosa sia dotata di un letto nella “lista” delle case in via di realizzazione in Ontario in modo da poter raggiungere il più volte annunciato obiettivo abitativo decennale di costruire 1,5 milioni di case.

Il governo ha confermato questa intenzione in una lettera inviata alla Città di Mississauga alla fine di marzo in risposta alla richiesta di modificare il modo in cui vengono conteggiati gli alloggi a livello comunale.

Nella lettera, il ministro dell’Edilizia Abitativa dell’Ontario, Paul Calandra, ha affermato che il suo ufficio sta valutando se tenere traccia di “altri tipi istituzionali di alloggi” mentre si lavora verso il suo obiettivo abitativo. E… “continueremo ad esplorare le fonti di dati per monitorare il numero di altri tipi di alloggi istituzionali come residenze studentesche e case di riposo per i futuri anni di programma e ci impegneremo a coinvolgere i Comuni sullo stesso argomento”, ha scritto Calandra nella lettera.

Perché questa “ansia da prestazione” nel conteggiare le case costruende? I conservatori progressisti di Doug Ford hanno promesso, nella campagna elettorale del 2021, di costruire 1,5 milioni di case in Ontario nel prossimo decennio.

Ebbene: nel 2024 sono previste 88.000 nuove costruzioni e tale numero aumenterà lentamente nei prossimi tre anni, ma sarà inferiore alle oltre 100.000 case necessarie ogni anno per raggiungere l’obiettivo. Nel 2023, infatti, in Ontario sono state create “soltanto” 109.011 nuove case e questa cifra include anche 9.835 posti-letto in case di cura a lungo termine, che il governo provinciale ha anche scelto di contare come alloggi, scatenando la reazione dei partiti di opposizione che hanno accudato Doug Ford di “gonfiare i numeri”.

Il premier ha a sua volta difeso l’inclusione dei letti per le cure a lungo termine nella “lista” delle case, affermando che “quando un anziano che vive in un condominio si trasferisce per un’assistenza a lungo termine, quella si chiama casa. Hanno la loro stanza. E mangiano in una sala da pranzo con tutti gli altri”, aveva detto Ford alcune settimane fa, per rispondere alle critiche.

Usando questo stesso argomento, sembra che il governo Ford voglia adesso collocare le residenze studentesche sotto lo stesso “ombrello”.

Il CMHC (Canada Mortgage and Housing Corporation), tuttavia, non tiene conto delle abitazioni che non dispongono di ingresso, cucina e bagno propri. E ciò include case di cura, alloggi per studenti e ostelli. Non sono inoltre conteggiate le case mobili che non sono permanentemente collegate ad un sito ed i cottage estivi che non sono occupati tutto l’anno.

Durissima, ieri, la reazione di Marit Stiles, leader dell’NDP dell’Ontario, alla “novità” degli alloggi studenteschi. La Stiles ha infatti criticato la scelta del governo Ford di includere nel conteggio degli alloggi sia i letti per l’assistenza a lungo termine che le residenze studentesche. “Non puoi nemmeno avere un forno a microonde in una stanza del dormitorio studentesco” ha detto la Stiles, ieri. “Quelle non sono case. Qual è il prossimo passo?!?”. E ha concluso: “Le persone vogliono un posto decente in cui vivere: se il premier non sa come costruire nuove case, almeno se ne vada e lasci il posto a chi è in grado di farlo”.

Nella foto in alto: la leader dell’NDP, Marit Stiles, durante il suo intervento ieri nell’Ontario Parliament (screenshot dal video del Question Period)

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