Toronto

48 milioni di dollari per rimuovere tre piste ciclabili: farle era costato 27 milioni

TORONTO – La rimozione di tre (3) piste ciclabili a Toronto “costerà almeno 48 milioni di dollari”: lo afferma un rapporto della Città di Toronto pubblicato mercoledì (potete leggerlo integralmente qui), dopo che il governo dell’Ontario ha introdotto – il 21 ottobre scorso – una legislazione per rimuovere le piste ciclabili su Bloor Street, University Avenue e Yonge Street (per un totale di 20,2 chilometri: le piste ciclabili a Toronto coprono in totale 270,9 chilometri di strade, stando al network status del Comune, aggiornato al 2022). Un’eliminazione necessaria, secondo il ministero dei Trasporti dell’Ontario, per eliminare almeno in parte gli ingorghi del traffico in città.

“La rimozione delle piste ciclabili esistenti sarà un progetto complesso che sarà impegnativo da implementare in un breve periodo di tempo, a causa dei requisiti di pianificazione, progettazione e costruzione”, si spiega nel rapporto, secondo il quale la rimozione di quelle tre piste significherà innanzitutto che la Città perderà i 27 milioni di dollari investiti nell’installazione delle infrastrutture, e poi la rimozione implicherà “costi aggiuntivi ancora sconosciuti per identificare, progettare e costruire percorsi ciclabili alternativi” e “risorse di personale aggiuntive e costi infrastrutturali ancora sconosciuti per riprogettare e ricostruire queste strade per aggiungere spazio per i veicoli a motore”.

I costi si aggirerebbero comunque, intorno ai 48 milioni di dollari per eliminare una ventina di chilometri di piste per costruire le quali ce ne sono voluti 27, di milioni. Secondo il rapporto, dunque, eliminarle costerebbe quasi il doppio di quanto è costato farle. O forse di più. Almeno 48 milioni, dice infatti il Comune, secondo il quale l’eliminazione delle tre piste ciclabili avrebbe anche altri negativi impatti su Toronto, tra i quali “un aumento dei tempi di viaggio per gli automobilisti a causa della congestione del traffico dovuta ad ulteriori costruzioni che sarebbero necessarie per facilitare la rimozione delle piste ciclabili esistenti”. Secondo il rapporto, infatti, le tre strade dove si trovano le piste ciclabili dovrebbero essere “rifatte”. “Il ripristino delle corsie per i veicoli su Bloor Street, University Avenue e Yonge Street richiederebbe risorse di personale e tempo aggiuntivi per riprogettare e ricostruire queste strade e avrebbe un impatto negativo sul tempo di viaggio degli autisti e sulle attività commerciali durante la costruzione, con probabili miglioramenti minimi nel tempo di viaggio una volta rimosse le corsie”.

E poi la rimozione delle tre piste ciclabili limiterebbe la capacità della Città di raggiungere l’obiettivo della strategia “TransformTO” di zero emissioni nette a Toronto entro il 2040, oltre ad aumentare l’insicurezza per ciclisti nelle strade: 28 ciclisti sono morti a Toronto dal 2015 ad oggi, e 380 persone sono rimaste gravemente ferite; il 68% degli incidenti sono avvenuti su strade prive di infrastrutture ciclabili. Il rapporto della Città fa riferimento anche ad uno studio della Toronto Metropolitan University che ha esaminato le collisioni tra ciclisti e veicoli prima e dopo che la Città stessa aveva installato piste ciclabili completamente separate tra il 2000 ed il 2016: lo studio ha rilevato che c’è stato un calo del 35% del tasso di collisione dopo l’installazione delle piste ciclabili.

Sulla questione è intervenuto anche il sindaco Olivia Chow, secondo la quale eliminare le piste ciclabili “è costoso e renderà le nostre strade meno sicure per i ciclisti. E, a questo punto, il piano della Provincia è arbitrario perché devono guardare ai nostri numeri”.

Ma la Provincia è di avviso completamente diverso. Mercoledì, Dakota Brasier, portavoce del ministro dei Trasporti dell’Ontario, Prabmeet Sarkaria, ha affermato che le piste ciclabili contribuiscono agli ingorghi. “Come abbiamo detto molte volte, l’1% delle persone non dovrebbe prendere decisioni per la maggior parte delle persone che viaggiano sulle nostre strade più trafficate e siedono ogni giorno negli ingorghi”, ha dichiarato la Brasier. “Toronto è uno dei motori economici di questo Paese, ma stiamo perdendo più di 11 miliardi di dollari ogni anno a causa degli ingorghi e della congestione. Le piste ciclabili dovrebbero andare solo dove hanno senso. È chiaro che l’approccio della Città non funziona…”, ha detto la Braiser.

Sarkaria aveva precedentemente affermato che circa l’1% delle persone in città si sposta in bicicletta ma nonostante questo “le città dell’Ontario hanno assistito ad un’esplosione di piste ciclabili, comprese molte installate durante la pandemia, quando circolavano meno veicoli ed il loro impatto sul traffico non era chiaro”, ha affermato Sarkaria. “Di conseguenza, troppi conducenti sono ora bloccati negli ingorghi, motivo per cui il nostro governo sta portando avanti una supervisione sulle piste ciclabili”.

La domanda a questo punto è: ad ogni costo?

In alto, una pista ciclabile a Toronto (foto: City of Toronto, 2023-Toronto-Cycling-Year-in-Review); qui sotto, la vignetta di Ynot

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