L'analisi

Mete da evitare,
ma il Covid-19 non c’entra

TORONTO – L’anno sta volgendo al termine, così come le festività natalizie e tutte le follie del 2021. Dalle infezioni da Covid-19 e dalle sue molteplici mutazioni alle catastrofiche ondate di caldo e alle inondazioni mortali, è stato un anno tumultuoso. Con il 2022 dietro l’angolo, speriamo tutti in giorni migliori e sogniamo quella vacanza tanto necessaria per sfuggire a tutto il caos.

Nell’edizione del Corriere di venerdì scorso abbiamo illustrato alcuni dei paesi più visitati al mondo. Quindi, supponendo che abbiate superato lo scoglio Covid-19 dopo essere stato completamente vaccinati, abbiate ricevuto un test Covid-19 negativo prima della partenza e abbiate prenotato con successo un volo, il seguente è un elenco di paesi che potreste voler evitare di visitare.

Sorprendentemente, il rischio di contrarre il Covid-19 non tiene conto della metodologia. Non è detto che questi paesi siano esenti da infezioni, poiché la variante di Omicron altamente trasmissibile è stata rilevata in più di 100 nazioni. Piuttosto, questi sono alcuni dei luoghi che potreste voler evitare a causa dei tassi di omicidi pericolosamente alti.

Secondo Statista, che ha classificato i paesi più pericolosi nel 2021 sulla base del tasso di omicidi per 100.000 abitanti, i paesi dell’America centrale e dei Caraibi erano tra gli “hotspot” globali. Ad esempio, i viaggiatori farebbero bene a tenersi alla larga da El Salvador, dove il tasso di omicidi è di 82,8 vittime per 100.000 persone.

Sono probabilmente sufficienti i numeri (con l’Honduras, a 56,5, il Venezuela a 56,3 e le Isole Vergini Americane a 49,3) a far sì che i turisti si sentano più a loro agio in un paese con un livello di violenza inferiore. Al contrario, il tasso in Canada è di 1,9 ogni 100.000 persone. Forse rimanere nel nostro Paese non è poi così male.

Tuttavia, anche questo tasso è in aumento. Statistics Canada ha registrato un aumento del 7% rispetto al tasso di 1,8 del 2019. Anche se le sparatorie mortali a Toronto hanno superato le vittime di armi da fuoco dello scorso anno, il tasso di omicidi della città (1,6) nel 2020 è stato inferiore al tasso nazionale e ben al di sotto di quello di Thunder Bay, a 6,3.

Comunque, queste tariffe impallidiscono rispetto ad altre città del mondo. Secondo Statista, Los Cabos, Messico, è la città numero uno da cui stare alla larga, in base al suo tasso di omicidi nel 2020 di 111,3 vittime ogni 100.000 abitanti. In genere, i viaggiatori pensano alle spiagge di sabbia dorata del Messico come a un paradiso terrestre, ma le recenti sparatorie tra membri di bande rivali nelle famose destinazioni balneari hanno spinto i turisti a optare per luoghi meno rischiosi.

Sebbene non sia giusto screditare il fascino unico di queste destinazioni, diversi elementi contribuiscono ai tassi di omicidio. Questi includono fattori socioeconomici come disoccupazione, povertà, instabilità politica, disuguaglianza sociale e possesso di armi da fuoco. Secondo lo United Nations Office on Drugs and Crime, circa la metà di tutti gli omicidi sono commessi con l’uso di armi da fuoco e legati a bande, criminalità organizzata e traffico di droga.

Guardando al 2022, potremmo essere tutti pronti a pianificare la prossima avventura all’estero. In definitiva, per prepararsi a quel viaggio occorrerà fare molto di più che ricercare il rischio di contrarre Covid nella destinazione che abbiamo scelto.

(traduzione in italiano a cura di Mariella Policheni)

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