Canada

Tre nuovi senatori: Trudeau
ignora ancora gli italiani

TORONTO – Un sindacalista, un sindaco, il Ceo del più grande porto del Canada Atlantico. Sono questi i tre nuovi senatori nominati da Justin Trudeau, che ancora una volta ha preferito ignorare le pressioni da parte della comunità italiana riguardo la nomina di un rappresentante italocanadese in Ontario. Il primo ministro, invece, ha puntato su personalità vicine al Partito Liberale, nonostante che ufficialmente i tre nuovi senatori nella Camera Alta del parlamento canadese siederanno come indipendenti. Con le nuove nomine, in tutto Trudeau ha scelto ben 55 senatori.

Ma chi sono i nuovi volti del Senato? Hassan Yussuff, sindacalista, fino alla scorsa settimana presidente del Canadian Labour Congress (CLC), rappresenterà l’Ontario nella Camera Alta. Nato in Guyana, in passato Yussuf ha lavorato per molti anni nel, sindacato Canadian Auto Workers.

Yussuf negli ultimi anni della sua carriera sindacale è stato accusato in più di un’occasione di essere troppo vicino al Partito Liberale rispetto al sostegno storico delle parti sociali a favore dell’Ndp. Basti pensare che non più tardi della scorsa settimana, di fronte alla posizione ufficiali del CLC sul sostegno ai neodemocratici, Yussuf ha invece lanciato un appello per un approccio più pragmatico, con una evidente apertura verso i liberali. Trudeau, inoltre, negli ultimi anni ha nominato Yussuf in numerose commissioni e agenzie, quali il Nafta Council, la Task Force on Just Transition for Canadian Coal Power Workers e il Communities and the Net-Zero Advisory Body.

Fresca di nomina anche al senato il sindaco di Cornwall, Bernadette Clement. Anche in questo caso si tratta di una scelta prettamente partitica: Clement infatti è stata candidata nel 2011 e nel 2015 nel distretto di Stormont-Dundas-South Glengarr nelle fila del Partito Liberale.

Infine, il terzo senatore nominato da Trudeau è James Quinn, Ceo di Port Saint John, con alle spalle una lunga carriera di funzionario nella pubblica amministrazione.

In ogni caso, dopo il contentino delle scuse alla Camera per l’internamento degli italocanadesi durante la Seconda guerra mondiale, Trudeau ha preferito non ascoltare la comunità italiana, bocciando ancora una volta la richiesta di nomina di un italocanadese al Senato.

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