TORONTO – I negoziati tra l’Amalgamated Transit Unione e il Ttc proseguono nella speranza di giungere ad un accordo e scongiurare lo sciopero. Uno sciopero che è ormai alle porte. Domani infatti quasi 12.000 dipendenti della Toronto Transit Commission (Ttc), compresi gli autisti di autobus e metropolitana, potrebbero incrociare le braccia mettendo la città in ginocchio.
Mentre i passeggeri dei mezzi pubblici a Toronto si preparano per uno sciopero di autobus, tram e metropolitana, il governo Ford non si esprime sulla risposta alla questione di Queen’s Park e non dice se sta sviluppando un piano di emergenza per aiutare le migliaia di pendolari che potrebbero esserne colpiti.
La potenziale astensione dal lavoro sarebbe la prima a Toronto dal 2008, da quando cioè la legislazione provinciale che vietava lo sciopero ai conducenti del Ttc è stata annullata da un tribunale. Poi, una legge del 2011, introdotta dal precedente governo liberale, aveva designato il Ttc come servizio essenziale, togliendo loro il diritto di sciopero.
Se le trattative contrattuali fallissero e i lavoratori lasciassero il lavoro, il governo Ford potrebbe intervenire con la precettazione, strumento questo, che la provincia ha abitualmente utilizzato in passato per porre fine agli scioperi legati ai trasporti.
Ma i tempi della legislazione e il sostegno dei partiti di opposizione rimangono una questione aperta per un governo che cerca di concludere la sua sessione legislativa per l’estate.
Fonti hanno riferito a Global News che il premier Doug Ford richiamerà i deputati provinciali a Queen’s Park per presentare e approvare la legislazione sulla precettazione. I partiti di opposizione hanno già indicato che non sosterrebbero gli sforzi del governo per accelerare l’approvazione di una legislazione che neutralizzerebbe uno sciopero. “Sosterrei la legislazione sul ritorno al lavoro? Assolutamente no”, ha detto la leader dell’Ndp Marit Stiles.
Nel frattempo le società di ride-sharing e quelle dei taxi affermano che stanno mettendo in atto piani per prepararsi a quella che potrebbe essere una massiccia ondata di clienti. Beck Taxi ha dichiarato a CP24 che funzionerà a “piena capacità” in caso di sciopero dei trasporti. “Faremo del nostro meglio per mantenere i livelli di servizio, ma non saremo in grado di garantire i tempi di attesa”, ha detto un portavoce.
I pendolari che dipendono dai trasporti pubblici per raggiungere il posto di lavoro, intanto, hanno affermato che non avrebbero altra scelta se non quella di affidarsi a un autista Uber o a un taxi. Alcuni hanno detto che potrebbero prendere un treno GO o l’UP Express, opzioni ovviamente più costose.
Altri, infine, hanno affermato che non potrebbero andare al lavoro. Intanto il tempo stringe: un eventuale accordo deve essere stipulato entro questa sera.
(Foto tratta dal sito ttc.ca)