Italia

“Santo subito”: l’omaggio dei fedeli
al Papa Emerito Joseph Ratzinger

CITTÀ DEL VATICANO – Si sono messi in fila sin dalle 5.30, nell’atmosfera surreale di una Piazza San Pietro avvolta da una fitta nebbia e blindata dalle forze dell’ordine, per partecipare alle esequie del Papa Emerito. Alle 9.30, ora (italiana) di inizio dei funerali di Ratzinger, erano oltre 50mila i fedeli presenti per l’addio a Joseph Ratzinger, insieme a delegazioni dei diversi Paesi.

Così il Vaticano, Roma, il mondo hanno tributato, ieri mattina, l’ultimo saluto a Benedetto XVI, con la folla a scandire a gran voce e ripetutamente “Santo subito”. Persone di ogni età e nazionalità, moltissimi giovani, laici e sacerdoti, famiglie, suore, gruppi dall’Italia e dalla Germania con bandiere, stendardi e cartelli con scritte come “Danke Papst Benedikt!” e, appunto, “Santo subito”.

Papa Francesco, arrivato in sedia a rotelle, ha presieduto la messa e, nell’omelia, ha salutato così il suo predecessore: “Benedetto, fedele amico dello Sposo, che la tua gioia sia perfetta nell’udire definitivamente e per sempre la sua voce”.

Alla cerimonia erano presenti capi di Stato, teste coronate e leader di altre fedi. Tanti i rappresentanti istituzionali che hanno voluto essere presenti. In prima fila, il Capo dello Stato Sergio Mattarella, seduto accanto alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Nella delegazione italiana, tra gli altri, c’erano il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, i ministri Gennaro Sangiuliano, Carlo Nordio, Anna Maria Bernini e Giancarlo Giorgetti e l’ex presidente del Consiglio, Mario Draghi. Sul fronte tedesco, il presidente Frank-Walter Steinmeier. Con lui, il cancelliere Olaf Scholz.

Portato sul sagrato per la cerimonia, con le campane che rintoccavano a morto, il feretro di Papa Ratzinger è stato accolto da un lungo applauso dei fedeli e da un commosso monsignor Georg Gaenswein, che ha baciato la bara prima di deporvi sopra il Vangelo. Proprio lui, fedele segretario vicino fino all’ultimo a Benedetto XVI, nei giorni precedenti il funerale non ha risparmiato critiche anche dure all’altro Papa, quello in carica: “La stretta di Francesco sulla Messa in Latino ha spezzato il cuore a Ratzinger”. E poi: “Francesco mi ha reso un prefetto dimezzato”, riferendosi al fatto che Bergoglio nel 2020 lo aveva congedato dal ruolo di prefetto della Casa Pontificia, pur lasciandogli la carica. Tutte dichiarazioni che sono già ‘nero su bianco’ in un libro, “Nient’altro che la verità. La mia vita al fianco di Benedetto XVI”, in uscita a giorni. Ma alle esequie non c’è stato, naturalmente, spazio per le polemiche.

Dopo il rosario, in Latino, è iniziata la messa presieduta da Papa Francesco e celebrata dal decano del Collegio Cardinalizio, Giovanni Battista Re, di fronte a circa 130 cardinali e, dicevamo, i 50mila fedeli che vanno a sommarsi alle quasi 200mila persone che hanno reso omaggio alla salma di Ratzinger durante i tre giorni in cui è stata esposta all’interno della Basilica.

Al termine della messa, Bergoglio ha “salutato” il feretro del suo predecessore, prima che venisse portato nelle Grotte Vaticane per essere sepolto in quella che fu la cripta di Wojtyla.

Prima della cerimonia, era stato diffuso il “Rogito” di Ratzinger. Nel documento, che è scritto in Latino e che descrive non solo il Pontificato ma la sua intera vita, si legge – fra l’altro – che Benedetto XVI “lottò con fermezza contro i crimini commessi da rappresentanti del clero contro minori o persone vulnerabili, richiamando continuamente la Chiesa alla conversione, alla preghiera, alla penitenza e alla purificazione”. E poi: “Come teologo di riconosciuta autorevolezza, ha lasciato un ricco patrimonio di studi e ricerche sulle verità fondamentali della fede”. Il “Rogito” è stato inserito in un cilindro di metallo e posto nella bara, a perpetuo ricordo di un Papa che scelse, stupendo il mondo, di rinunciare al ruolo di successore di San Pietro.

(foto: Vatican News)

POTETE RIVEDERE L’INTERA FUNZIONE FUNEBRE QUI SOTTO

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