JASPER (Alberta) – “Ricostruiremo Jasper. Tornerete nelle vostre case”. La premier Danielle Smith lo promette solennemente agli abitanti della piccola cittadina dell’Alberta devastata dall’incendio che ha investito tutta l’area, lasciando dietro di sé soltanto cenere e fumo.
Un disastro, dopo il quale la Smith spingerà il governo federale, Parks Canada e la stessa Città di Jasper ad accelerare la ricostruzione della pittoresca località di Rocky Mountain.
“A volte le approvazioni dei permessi possono essere complicate, lunghe”, ha detto Smith ai giornalisti a Calgary. “Non vogliamo restare tre o quattro anni ad aspettare”, ha aggiunto.
Jasper, una cittadina di circa 5.000 abitanti, ha perso un terzo delle sue case e delle sue attività commerciali. I roghi hanno costretto la popolazione della città e circa 20.000 visitatori a fuggire dal Parco Nazionale di Jasper. Le persone rimaste senza casa sono state indirizzate nei centri di evacuazione di Edmonton, Calgary e Grande Prairie. L’incendio in città è stato spento, mentre quello all’interno del Parco Nazionale è rimasto fuori controllo, finché la pioggia non ha fornito un po’ di sollievo. Ma l’emergenza non è finita, visto che già nei prossimi giorni torneranno condizioni più asciutte. E l’estate è ancora lunga.
Se è vero che la pioggia e le temperature più fresche degli ultimi giorni hanno aiutato i vigili del fuoco a spegnere più di cinquanta roghi in Alberta dalla scorsa settimana, c’è ancora molto lavoro da fare sugli incendi più grandi che hanno costretto 17.000 persone ad abbandonare le loro case, fra le quali, appunto, quelle di Jasper.
Joe Zatylny, portavoce dell’Agenzia per la gestione delle emergenze dell’Alberta, ha detto ai giornalisti che non c’è ancora una tempistica per i residenti della cittadina per tornare a casa: il rientro avverrà una volta che l’area sarà sicura, ha detto. Gli stessi funzionari della Città hanno a loro volta sottolineato che Parks Canada deve confermare che il fuoco non è più una minaccia imminente per Jasper. È inoltre necessario ripristinare i servizi di emergenza, in particolare quelli sanitari, nonché i servizi di vendita al dettaglio critici, come i negozi di alimentari e le stazioni di servizio. “Sappiamo che i residenti vogliono tornare a casa e faremo in modo che ciò accada quando sarà sicuro farlo”, si legge in un post sulla pagina Facebook dalla Città.
Su Twitter, invece, dopo un sopralliuogo a Jasper distrutta dall’incendio, la premier Danielle Smith ha pubblicato alcune fotografie tristemente significative: una chiesa distrutta (nella foto qui sopra), case rase al suolo dalle fiamme. E ha scritto: “Queste immagini saranno difficili da vedere. Jasper, con i suoi ricordi unici e insostituibili per tanti di noi, giace segnata da questo fuoco spietato. La nostra gratitudine è infinita per coloro che hanno resistito coraggiosamente all’inferno, proteggendo questa preziosa città ed evitando ulteriori tragedie. È a dir poco un miracolo che nessuna vita sia andata perduta. Ricostruiremo la città di Jasper e sosterremo coloro che hanno perso case e attività commerciali affinché possano ricostruire le proprie vite. Lo faremo insieme, come Albertans”.
Qui sotto, il video pubblicato dalla premier Danielle Smith su Twitter il 27 luglio, dopo il sopralluogo a Jasper
It was a tough day touring the townsite of Jasper yesterday. My heart is with everyone who lost their homes and businesses. There will be a long road to rebuilding but we will be with you every step of the way. #jasperstrong pic.twitter.com/RobBgU2tpy
— Danielle Smith (@ABDanielleSmith) July 27, 2024
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