Cultura

“Primavera”, in arrivo un film su Vivaldi

TORONTO – Indigo Film, la società di produzione dietro alcuni dei più recenti successi italiani come il film vincitore dell’Oscar di Paolo Sorrentino La Grande Bellezza e il suo film successivo La giovinezza, ha annunciato le riprese di Primavera questo mese, un lungometraggio su Antonio Vivaldi, compositore barocco e violinista. Oltre a supportare Sorrentino in diversi dei suoi progetti, la società con sede a Roma si è guadagnata la reputazione di sostenere i talenti emergenti e di rimanere all’avanguardia dell’innovazione del settore, sia davanti che dietro la telecamera.

I loro sforzi, dalla metà degli anni Novanta, si sono consolidati nel XXI secolo come una delle principali case di produzione indipendenti, che è senza dubbio diventata un vettore di successi. Il tanto chiacchierato e candidato al David di Donatello Comandante (2023) e il candidato al Leone d’Oro di quest’anno Iddu (Sicilian Letters) (2024) sono due di questi esempi. L’entusiasmo attorno al progetto Primavera è anche rafforzato dal coinvolgimento della pluripremiata sceneggiatrice Ludovica Rampoldi, nota soprattutto per aver scritto “Il traditore” e la serie TV “Gomorra”. La sceneggiatura di Rampoldi, ambientata nella Venezia del XVIII secolo, è liberamente tratta dal romanzo di Tiziano Scarpa “Stabat Mater”, che segue la vita di Cecilia, una giovane orfana che vive nell’Ospedale della Pietà, che incontra l’enigmatico compositore Antonio Vivaldi, che accende la sua passione per la musica. “Sotto la sua guida e attraverso la sua musica, Cecilia acquisisce il coraggio di liberarsi dalla vita a cui era destinata e perseguire la sua passione”, si legge nella sinossi ufficiale del film su IMDb.

I co-protagonisti di Primavera sono Tecla Insolia (L’arte della gioia) nel ruolo di Cecilia e Michele Riondino (Palazzina Laf) nel ruolo di Vivaldi. Sulla sedia del regista c’è l’esordiente Damiano Michieletto, un regista teatrale italiano, conosciuto per l’opera. Michieletto ha messo in scena produzioni nei principali teatri d’opera e festival del mondo, ma questa sarà la prima avventura cinematografica del regista veneziano. “Sento la scarica di adrenalina, desidero da tempo realizzare un lungometraggio. A quasi 50 anni sto scoprendo nuovi linguaggi in cui mettermi alla prova”, ha detto Michieletto mentre elogiava in modo particolare la sua protagonista femminile Tecla Insolia per la sua “freschezza, la sua nascosta fragilità e la sua imprevedibilità”.

Con Warner Bros Entertainment come distributore, Primavera sembra destinata a un tour mondiale e a una distribuzione internazionale adeguata. Un trattamento appropriato per un soggetto come Antonio Vivaldi, un virtuoso violinista e compositore di Venezia, una città che un tempo era conosciuta come “Regina dell’Adriatico”.

La Venezia barocca era tra i centri musicali più prestigiosi d’Europa, nota per i suoi quattro Conservatori di musica dove venivano realizzate ed eseguite composizioni di altissimo livello. La sua musica attirava i viaggiatori nella laguna tra le foci dei fiumi Po e Piave e forniva loro copie manoscritte delle ultime composizioni italiane. E ora, tre secoli dopo, il film di Vivaldi di Indigo spera di eguagliare questo resoconto di un membro del pubblico di Vivaldi:
“Vivaldi ha eseguito un accompagnamento solista in modo ammirevole, e alla fine ha improvvisato una fantasia che mi ha lasciato piuttosto perplesso, perché un tale modo di suonare non è mai stato sentito prima e non potrà mai essere eguagliato, ha suonato le sue dita a un pelo dal ponticello, così che c’era a malapena spazio per l’archetto. Ha suonato così su tutte e quattro le corde, con imitazioni e a una velocità incredibile”.

Nella foto: Michele Riondino (cortesia di Maurizio Greco)

Massimo Volpe, autore di questa recensione, è un filmmaker e scrittore freelance di Toronto: scrive recensioni di film/contenuti italiani su Netflix

 

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