TORONTO – Il 54% dei canadesi sarebbe favorevole alla reintroduzione della pena di morte per crimini particolarmente gravi come l’omicidio. È questo il dato che emerge dall’ultimo sondaggio condotto da Research Co. dal 10 al 12 marzo scorso. Si tratta di un trend in crescita di tre punti percentuali rispetto a un sondaggio simile condotto dal gruppo nel febbraio 2022.
I più propensi alla pena capitale sono gli abitanti dell’Alberta con la percentuale più alta del Canada: 62%. Il sostegno alla pena di morte è risultato alto anche in Saskatchewan e Manitoba – 60% – mentre si attesta al 58% in Ontario e in British Columbia. Oltre la metà (55%) dei residenti in Atlantic Canada e il 43% dei residenti del Quebec hanno dichiarato che accoglierebbero in modo positivo il ritorno della pena di morte.
La pena capitale in Canada è stata abolita nel 1976, ma anche prima di allora i governi federali avevano regolarmente commutato le condanne a morte in ergastolo: le ultime esecuzioni in Canada sono avvenute nel 1962. Ma negli ultimi anni, in modo lento ma costante, sempre più residenti della terra dell’acero si dicono propensi alla reintroduzione della pena capitale. “Quasi tre canadesi su cinque di età pari o superiore a 55 anni – il 59%, in aumento di quattro punti – accoglierebbero con favore il ritorno della pena di morte – ha dichiarato il presidente della Research Co. Mario Canseco – la percentuale è leggermente inferiore tra quelli di età compresa tra 35 e 54 anni (54%, in aumento di tre punti) e quelli di età compresa tra 18 e 34 anni (50%, in aumento di tre punti”.
Dal sondaggio risulta che gli elettori del Partito Conservatore siano a favore della massima forma di pena a cui può essere condannata una persona con il 71% di sostegno (+8 punti) mentre il supporto è inferiore (49%, meno di tre punti) tra coloro che nel 2021 hanno votato per l’NDP e tra i simpatizzanti del Partito Liberale (48 per cent, giù di un punto).
Per quanto riguarda il tipo di punizione, il 53% (più di un punto) ha affermato di preferire che gli assassini siano condannati all’ergastolo senza possibilità di libertà condizionale, mentre il 37% preferirebbe la pena di morte.
Un numero inferiore di canadesi (25%) ha dichiarato che la pena di morte non è “mai” appropriata e ancor meno persone (9%, in calo di due punti) la ritengono “sempre” adeguata. Tuttavia, la maggioranza dei canadesi (58%) è del parere che la pena di morte sia “a volte” adatta, con un aumento di quattro punti rispetto all’anno precedente.
Inoltre il 66% di coloro che sono contrari al ritorno della pena di morte ha affermato di essere “preoccupato per la possibilità che una persona possa essere condannata e giustiziata ingiustamente”.
L’indagine ha rilevato che il 42% del campione di persone che hanno preso parte allo studio pensa che sia sbagliato togliere la vita a un assassino giudicato colpevole, mentre il 41% è favorevole a fargli scontare la pena in prigione. Inoltre, la maggior parte dei sostenitori della pena di morte (57%) ritiene che questa servirà da deterrente per potenziali omicidi, mentre il 55% afferma sia giusto far “pagare con la stessa moneta” una persona che ha tolto la vita ad altri.
Quasi più della metà degli intervistati (51%) ritiene infine che la pena di morte farà risparmiare denaro ai contribuenti rispetto ai costi associati al mantenimento di una persona dietro le sbarre.
Nella foto in alto, un interno di un carcere (foto di Marcello Rabozzi – Pixabay)