Ontario

Via le mascherine,
scatta la polemica

TORONTO – “I fiduciari scolastici non sono medici per cui dovrebbero semplicemente seguire il consiglio del Chief Medical Officer of Health dell’Ontario Kieran Moore”. Senza giri di parole il premier della provincia Doug Ford scoraggia i provveditorati dal chiedere proroghe alla revoca dell’obbligo di usare la mascherina fissata al 21 marzo e fa scoppiare la polemica.

I trustee del Toronto District School Board (TDSB) e del Toronto Catholic District School Board (TCDSB) hanno formalmente chiesto che la provincia sospenda a tempo indeterminato la decisione a causa delle preoccupazioni per la potenziale diffusione del Covid-19 quando gli studenti torneranno a scuola dopo il March Break.

Nonostante le pressioni di vari gruppi tra i quali l’Ontario Principals’ Council e la Children’s Health Coalition, Ford però non appare disposto a concedere alcun rinvio della decisione annunciata nei giorni scorsi nell’ambito dell’allentamento delle restrizioni. “Consentitemi di essere molto chiaro con i consigli scolastici: non siete esperti di medicina. L’ufficiale medico capo è l’esperto, ha consultato altri medici e non prende queste decisioni alla leggera – ha detto Ford – quindi ci aspettiamo che i provveditorati scolastici, ad eccezione dei genitori che vogliono che i loro figli indossino le mascherine, seguano le indicazioni del dottor Moore senza se e senza ma. Questo è quello che ci auguriamo e che speriamo facciano”.

Alle parole del premier dell’Ontario hanno fatto eco quelle del ministro dell’Istruzione Stephen Lecce: i provveditorati, ha detto, dovrebbero seguire il piano della provincia che utilizza “una delle linee temporali più caute” tra le province canadesi.

Al momento, quindi, ai provveditorati non rimane altra scelta che seguire le direttive del governo. Venerdì scorso il Toronto District School Board ha notificato formalmente ai genitori una serie di modifiche alle sue policy e procedure Covid-19, incluso il piano per revocare provvisoriamente l’obbligo di indossare la mascherina il 21 marzo a meno che il Toronto Public Health e il Chief Medical Officer of Health dell’Ontario Moore accettino la richiesta di “allungare” i tempi prima di eliminare questo dispositivo di protezione nelle scuole.

Il TDSB ha anche affermato che in linea con le indicazioni del governo dell’Ontario i trustee hanno votato per revocare la policy dell’obbligo vaccinale per i dipendenti a partire dal 14 marzo: questo aprirà la strada al ritorno dei 100 dipendenti permanenti e 643 supplenti che sono stati messi in congedo a novembre per non aver rispettato la policy. “Lavoreremo ovviamente con le nostre scuole per rispondere a qualsiasi domanda possano avere, ma a partire dal 21 marzo la stragrande maggioranza delle misure verrà revocata, anche se voglio sottolineare che stiamo ancora incoraggiando ardentemente le persone a indossare le mascherine a prescindere”, ha detto il portavoce del TDSB Ryan Bird.

A manifestare preoccupazione per il “giù la mascherina” deciso dal governo al termine del March Break è anche il Toronto Catholic District School Board. “Abbiamo raccolto le preoccupazioni dei nostri genitori, dei nostri studenti e del nostro staff che vorrebbero avere solo un po’ più di tempo, forse altre due settimane subito dopo il rientro dal March Break”, ha detto la portavoce del provveditorato cattolico di Toronto Angela Kennedy.

Eliminare le mascherine al rientro dal March Break è una decisione criticata da più parti. Anche lo specialista in malattie infettive Isaac Bogoch ha detto che gli sarebbe piaciuto che l’obbligo fosse stato revocato due settimane dopo il 21 marzo. “Penso che sia un po’ troppo presto adesso. Le terrei ancora per qualche settimana, osserverei come vanno le cose prima e qualche settimana dopo il March Break – ha detto – se la traiettoria è ancora discendente, se le cose stanno andando nella giusta direzione, allora va bene, togliamole”.

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