TORONTO – Un “bonus” di 200 dollari esentasse a tutti i contribuenti dell’Ontario: lo ha annunciato, ieri, il premier Doug Ford, anticipando altresì che chi ha bambini otterrà di più. “Poiché sappiamo che i figli comportano maggiori spese, i genitori riceveranno altri 200 dollari per ogni bambino”, ha detto Ford, presentando l’iniziativa (potete vedere il video qui). Ciò potrebbe significare che una famiglia di cinque persone con tre figli di età inferiore ai 18 anni potrebbe ricevere 1.000 dollari.
“Questi assegni da 200 dollari faranno una grande differenza per le famiglie di tutta la provincia: gli assegni che arriveranno all’inizio del nuovo anno”, ha detto Ford. “Staccare” questi assegni costerà alla Provincia dell’Ontario 3 miliardi di dollari.
Il premier ha detto che il governo ha deciso di concedere questo “bonus” a causa degli “alti costi della carbon tax federale e dei tassi di interesse” e ha affermato che la Provincia può permettersi di farlo perché l’inflazione ha prodotto maggiori entrate fiscali provinciali sulle vendite ed anche a causa delle recenti modifiche del governo federale all’imposta sulle plusvalenze.
Ma vediamo i requisiti richiesti per ricevere il “bonus”: avere almeno 18 anni alla fine del 2023; essere residente in Ontario il 31 dicembre 2023; hanno presentato la dichiarazione dei redditi e dei benefici del 2023 entro il 31 dicembre 2024; non essere in bancarotta oppure incarcerato nel 2024.
La mossa di Ford arriva nel contesto dell’eventualità che il premier possa indire le elezioni provinciali il prossimo anno, anticipandole di un anno (sarebbero previste nel giugno del 2026). Inevitabile, quindi, la domanda: sta forse cercando di “comprare” voti con questo “bonus”? No, ha sottolineato il premier, ribadendo che il suo governo ha cercato di aiutare le persone a tenere più soldi in tasca sin dal “Day One”, mentre invece “i Liberali e l’NDP reimporranno le tasse che sono state tagliate e probabilmente aggiungeranno nuove tasse”.
Nella foto in alto, il premier Doug Ford durante l’annuncio di ieri (screenshot dal video sul canale YouTube di CPAC)