Toronto

Mercato immobiliare ancora stagnante nonostante i tagli dei tassi d’interesse

TORONTO – Il mercato immobiliare continua a non decollare. La conferma è arrivata ieri da l’istantanea scattata dalla Land Development Association (BILD), che mette in luce come a settembre il mattone a Toronto e dintorni abbia vissuto un nuovo mese di stagnazione.

Nel rapporto, che prende in esame le vendite di nuove abitazioni nella Greater Toronto Area, rivela come il mese scorso in tutto siano state vendute 591 nuove unità immobiliari, un numero che rappresenta un calo del 69 per cento su base annua.

Il dato, ammettono gli esperti, è per certi versi sorprendente, tenendo conto che Bank of Canada nel mese di riferimento aveva già tagliato per ben tre volte il tasso di sconto – il quarto taglio poi sarebbe arrivato il 23 ottobre – e questo ha portato al calo dei mutui a tasso variabile. Una mossa, quella della Banca Centrale canadese, che storicamente viene accompagnata da una ripresa del mercato immobiliare. Ma la risposta, avvertono gli analisti, non è affatto definitiva: il mercato ha bisogno di un periodo di assestamento per assorbire gli scossoni del cambio di rotta della politica monetaria di Bank of Canada. Già dal prossimo mese, quindi, dovremmo trovarci di fronte alla tanto agognata ripresa in termini di compravendita, con i prezzi che potrebbero subire un ritocco verso il basso.

Su base annua il calo delle vendite registrato a settembre è stato sentito in tutte le unità abitative disponibili sul mercato. Per quanto riguarda le villette indipendenti o semi indipendenti, la contrazione nelle vendite ha toccato quota 41 per cento. Molto più alto – ci dice il rapporto dalla Land Development Association – il calo registrato nella vendita di appartamenti nuovi, dove nel giro di dodici mesi si è avuta una contrazione dell’81 per cento.

Insomma, nel mercato esiste la percezione che nei prossimi mesi ci sarà un calo significativo dei prezzi, come un migliore accesso al prestito creditizio nell’apertura di un mutuo. E di conseguenza, chi è interessato a comprare casa aspetta che arrivino segnali in questo senso.

“Le vendite di nuove case di GTA – scrive Edward Jegg, responsabile della ricerca di Altus Group – hanno avuto un altro mese lento nel settembre 202 nonostante tre tagli consecutivi dei tassi della Banca del Canada. Ora abbiamo un mercato che è molto innescato con scorte elevate, prezzi in calo e un ulteriore taglio dei tassi di 50 punti base. Tutto ciò che serve è che gli acquirenti ritornino nel mercato”, ha detto Jegg.

Secondo il rapporto, l’inventario totale di nuove case rimanenti è leggermente aumentato rispetto al mese precedente a quasi 22.000 unità, tra cui quasi 17.500 unità condominiali e quasi 4.500 abitazioni unifamiliari.

“Ciò – ha osservato il rapporto – rappresenta un livello di inventario combinato di 13,8 mesi, sulla base delle vendite medie degli ultimi 12 mesi. Questo rimane un mese elevato di livello di inventario (basato sulle vendite), tuttavia il numero effettivo di unità mantiene la tendenza osservata dall’autunno 2023 di livelli di inventario effettivi vicini o appena superiori alla soglia delle 20.000 unità”, aggiungendo che queste cifre indicano un “mercato stagnante” di vendite lente e poche nuove abitazioni.

“Più a lungo le vendite rimarranno basse, più lungo sarà l’impatto negativo futuro sull’avvio di abitazioni nella GTA, il che preparerà la regione a carenze di inventario e all’apprezzamento dei prezzi in futuro. Le basi per una futura crisi dell’offerta sono state gettate oggi”.

Il rapporto ha rilevato che, in mezzo all’eccesso di nuove case, i prezzi di riferimento per tutte le nuove case sono leggermente diminuiti il mese scorso.

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