TORONTO – La giustificazione “mancano le case”, data dal governo federale per supportare il recente giro di vite sull’immigrazione (leggete il nostro precedente servizio qui), appare totalmente infondata di fronte ai dati snocciolati alla Canadian Press (qui l’articolo) dagli operatori immobiliari dell’area metropolitana di Toronto: in estrema sintesi, a loro dire le case ci sono, eccome. E si parla di migliaia di appartamenti nuovi, invenduti, vuoti. Motivo: la combinazione dei tassi di interesse ancora troppo elevati (e comunque altissimi da un lungo periodo) e dell’aumento delle nuove unità condominiali ha portato ad un eccesso di offerta che “richiederà tempo per essere bilanciato”. E, aggiungiamo noi, con il taglio del numero di immigrati (lavoratori o studenti che siano) sarà ancora più dura riempire quegli appartamenti vuoti.
Ma andiamo con ordine. Secondo un rapporto dell’economista di TD Rishi Sondhi, l’attività di vendita non ha assorbito l’offerta abbastanza velocemente, con le rivendite di appartamenti a luglio nella GTA in calo del 25% rispetto ai livelli pre-pandemia. Sondhi ha spiegato alla Canadian Press che tale tendenza è legata a fattori come “un’ondata di condomini di nuova costruzione”, tassi di indebitamento elevati che hanno reso difficile per alcuni acquirenti chiudere i loro mutui, investitori che cercano di vendere proprietà a causa degli affitti in calo e, quindi, non più redditizi”.
Il rapporto di Sondhi mostra che tra gennaio e luglio di quest’anno nella GTA sono stati completati circa 19.000 appartamenti, rispetto ai circa 12.000 dello stesso periodo di sette mesi nel 2023 ed ai 10.000 dell’anno precedente. Tale ritmo suggerisce che quest’anno potrebbe vedere un completamento di condomini “da record” nella GTA, ha detto alla Canadian Press Brendon Cowans, un rappresentante dell’agenzia di intermediazione Property.ca con sede a Toronto. Tante nuove case, con un “piccolo” problema: chi le comprerà con i tassi di interesse ancora così alti? “Tutta questa offerta arriva in un contesto di tassi di interesse elevati. Non è una combinazione adorabile…”, commenta Cowans.
Secondo i dati della società immobiliare Zoocasa, gli appartamenti sul mercato nella GTA sono aumentati del 63,9% a luglio rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, passando da 5.416 a 8.879. La città di Toronto ha visto un balzo simile, con gli elenchi di appartamento in vendita aumentati anno su anno del 61,5% nello stesso periodo. E la stessa tendenza si vede anche nelle altre principali città del Canada. Anno su anno, il numero di appartamenti sul mercato è aumentato di oltre il 40% a London, Hamilton-Burlington, Mississauga e Ottawa in Ontario, così come Vancouver, Montreal e Calgary hanno registrato ciascuna una crescita di circa il 23%. Oltretutto, con l’aumento dei tassi di interesse negli ultimi tre anni è aumentato anche il costo di mantenimento degli investimenti immobiliari, come appunto i condomini. E la situazione potrà solo peggiorare, visto che l’ondata di palazzi in fase di completamento continuerà ad aumentare l’offerta.
C’è anche chi è ottimista, come Debbie Cosic, fondatrice e CEO di In2ition Realty, la quale ritiene che le condizioni di eccesso di offerta siano temporanee. “Ci aspettiamo che il prossimo anno sia un anno molto forte perché crediamo che i tassi di interesse continueranno a scendere. L’eccesso di offerta deriva dal fatto che gli acquirenti si sono fermato per vedere quando il mercato avrebbe toccato il fondo, e crediamo che adesso abbia toccato il fondo”, ha detto Cosic. Già. Ma se diminuirà drasticamente il numero di “newcomers”, così come deciso dal governo federale, chi occuperà quegli spazi vuoti?
Foto di Omar Flores da Unsplash