Canada

Offerta di sostegno a Trudeau, scatta il fuoco incrociato sul Bloc Quebecois

TORONTO – Fuoco incrociato sul Bloc Quebecois. La proposta del leader autonomista Yves-Francois Blanchet di potenziale sostegno al governo di minoranza liberale, dopo la rottura del patto di legislatura che legava Ndp e grit, ha sostanzialmente mandato in cortocircuito gli equilibri della classe politica canadese.

Da un lato ha completamente smontato la mossa di Jagmeet Singh, che si aspettava di mantenere il potere decisionale sull’eventuale sopravvivenza del governo guidato da Justin Trudeau nonostante l’accantonamento dell’accordo.

Dall’altro l’offerta di Blanchet regala un’opportunità in più al primo ministro, che la scorsa settimana sembrava costretto a rimanere nell’angolo del ring e ora invece si ritrova con una potenziale via d’uscita a una ipotizzabile crisi di governo con conseguente voto anticipato.

A conferma di come la mossa del leader del Bloc Quebecois abbia scardinato gli assetti precostituiti è anche la polemica che sta andando avanti ormai da un paio di giorni tra lo stesso Blanchet e Danielle Smith.

Ad aprire le danze era stata proprio la premier dell’Alberta, che in un post sui social aveva attaccato a muso duro il leader blocchista per il suo ruolo di futura stampella dell’esecutivo liberale. “Il governo federale – ha scritto la premier su X – non ha il mandato di negoziare con i separatisti del Quebec a spese dell’Alberta, dell’Ovest e del resto del paese. Se i liberali imboccheranno questa strada, avremo bisogno di indire immediatamente le elezioni”.

La risposta di Blanchet non ha tardato ad arrivare. “In realtà lo vedo come un segno che il Bloc sta facendo il suo lavoro. Forse tutte le regioni del Canada dovrebbero semplicemente emulare il Bloc”, ha poi aggiunto. “I canadesi sono improvvisamente molto interessati a noi”, ha scherzato Blanchet in francese a una folla di sostenitori riuniti a Montebello, in Quebec, durante la riunione del caucus. “Smith è gelosa dell’efficacia del Bloc nel rappresentare gli interessi del Quebec sulla scena nazionale. Capisco che sia delusa dai parlamentari conservatori”, ha continuato Blanchet tra le risate, suggerendo che “Smith e altri leader canadesi occidentali dovrebbero creare un Western Bloc che parlerà solo per le province occidentali del Canada”.

Smith ha spesso sostenuto in passato che l’Alberta debba ricevere lo stesso trattamento di cui gode attualmente il Quebec, approvando la sua firma sul Sovranity Act dell’Alberta poco dopo essere diventata premier nell’autunno del 2022.

Il Bloc Quebecois detiene attualmente 32 seggi alla Camera dei Comuni, otto in più dell’Ndp: questi numeri più che sufficienti per sostenere il governo di minoranza liberale a tempo indeterminato.

Ma il supporto avrà un prezzo. Secondo quanto riferito, un elemento che si trova in cima alla lista dei desideri del Bloc l’ottenimento del via libera per il disegno di legge C-319, che aumenterebbe la pensione di sicurezza per la vecchiaia per gli anziani di età compresa tra 65 e 74 anni allo stesso livello di quella attualmente pagata a coloro che hanno più di 75 anni.

Il Bloc vuole anche che Ottawa dia al Quebec più potere sull’immigrazione, specialmente nella spinosa area dei lavoratori stranieri temporanei, e che recuperi i soldi che il governo federale – secondo Blanchet – deve alla provincia.

Sebbene presenti esclusivamente candidati in Quebec, il Bloc Québécois è stato storicamente un attore strumentale nei governi federali di minoranza, prendendo accordi ad hoc con tutti e tre i principali partiti federali in vari momenti.

Non si può dimenticare come Bloc firmò un accordo di coalizione a tre partiti per far cadere il governo di minoranza conservatore dell’allora primo ministro Stephen Harper alla fine del 2008. L’accordo crollò dopo che Harper prorogò il Parlamento per evitare un voto di sfiducia.

More Articles by the Same Author: