Canada

(Mal)gestire la consegna della posta durante la pandemia  

TORONTO – È in corso un’indagine sull’epidemia di Covid-19 attiva presso Canada Post. I clienti dovrebbero aspettarsi ritardi nelle spedizioni.

Lo stabilimento Gateway, a Mississauga, continua a lottare per contenere il virus. Dal 1° gennaio scorso, 273 dipendenti sono risultati positivi al Covid.

Venerdì, secondo una fonte del sito di Gateway – che ha parlato mantenendo l’anonimato – i membri del primo turno hanno esercitato il diritto a rifiutare di lavorare. I membri del sindacato canadese dei lavoratori postali (CUPW) affermano che Canada Post non ha rispettato i protocolli Covid-19. Inoltre, dicono, non ha effettuato con cura il tracciamento dei contatti per un dipendente risultato positivo durante l’esecuzione dei test rapidi a Gateway.

Le operazioni presso la struttura sono riprese a seguito di un’indagine sulle accuse. In futuro, Canada Post si è impegnata ad affrontare tutte le preoccupazioni ed a lavorare con l’assistenza dei responsabili e della direzione per la salute e la sicurezza.

I problemi sono gravi. La scorsa settimana, un dipendente è morto dopo essere risultato positivo al Covid-19. La vittima, un 61enne che lavorava nel primo turno, si era autoisolato dopo il risultato positivo del test. La causa esatta della morte è ancora sconosciuta. Tuttavia, l’accaduto evidenzia l’urgenza di mantenere i lavoratori essenziali al sicuro durante il lavoro. Ed evidenzia anche, per CUPW, l’importanza di garantire che siano in atto protocolli adeguati per proteggere quei lavoratori.

Come minimo, i sindacati insistono sul fatto che i test rapidi, per esempio, aiutano a identificare i casi potenziali. Inoltre, un aumento delle ispezioni sul posto di lavoro aiuta a garantire l’applicazione e il rispetto delle linee guida per la prevenzione e il controllo delle infezioni.

Non tutte le persone possono restare a casa. Alcuni scelgono di andare a lavorare perché non possono permettersi di restare a casa. Hanno bisogno di provvedere alle loro famiglie e non possono rischiare di perdere uno stipendio.

Dall’inizio della pandemia, la regione di Peel ha segnalato 218 focolai sul posto di lavoro. La maggior parte dei focolai si verifica nei magazzini, nella produzione, nella distribuzione e nel settore della trasformazione alimentare. Peel Public Health (PPH) ha condotto una accurata ricerca su questi casi ed i risultati hanno rivelato alcuni “dati precisi”. Il PPH ha indagato su circa 2.000 casi sintomatici, registrati tra l’agosto 2020 e il gennaio 2021.

Secondo l’ufficiale sanitario della regione, il dottor Lawrence Loh, i dati mostrano che circa un dipendente su quattro – il 25% – ha riferito di andare a lavorare con sintomi di malattia. Ciò si traduce in 1.993 lavoratori su 7.784 che hanno scelto di andare a lavorare mentre non si sentivano bene. Ottanta di queste persone si sono recate consapevolmente al lavoro, dopo essere risultate positive al virus. Chissà quanti ne hanno infettati di conseguenza.

Ciò rappresenta una grande preoccupazione per i sindaci e i presidenti di undici dei più grandi comuni della GTHA. Insieme, hanno rinnovato le richieste al governo federale e provinciale di garantire assenze per malattia retribuite a tutti i lavoratori e per tutta la durata della pandemia. I dipendenti di Canada Post godono già di questo vantaggio. Perché allora l’epidemia è diventata così grave nella struttura Gateway?

I protocolli di controllo per l’epidemia hanno richiesto a circa 350 dipendenti del terzo turno di autoisolarsi per quattordici giorni. La scorsa settimana, Canada Post ha avviato i test obbligatori per gli operai del secondo turno. E, in una lettera a tutti i team leader della struttura Gateway, Canada Post ha comunicato che inizierà i test obbligatori nell’intera struttura (dove lavorano 4.500 persone) entro il 2 febbraio 2021 – settimane dopo la dichiarazione del focolaio.

In sua difesa, Canada Post afferma che continua a seguire tutte le raccomandazioni di sanità pubblica e che inizierà lo screening attivo dei dipendenti il 2 febbraio, prima che entrino nella struttura.

Meglio tardi che mai.

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