Il Commento

Istruzione: quattro cavalieri dell’Apocalisse

TORONTO – Lo confesso, il Corriere era impreparato alla notizia apparsa “dal nulla”, giovedì scorso, secondo cui quattro consigli scolastici della provincia si erano uniti per fare causa a Meta e ad altre tre società digitali per una somma di 4,5 miliardi di dollari. A giudicare dalla risposta fiacca del ministro Lecce, la sua reazione è stata tutt’altro che entusiasmante.

La Canadian Press ha citato le sue parole […] “Penso che i consigli scolastici debbano allinearsi alla direzione del governo”. Veramente? Il Premier è stato un po’ più “focoso”, infarcendo la sua risposta con un linguaggio che includeva parole come “sciocchezze” e “tornare alle origini”. Potrebbe aver recitato, ma a tutti nella nostra redazione sembrava esasperato.

Perché non dovrebbe esserlo? Nell’anno fiscale 2023-2024, il suo governo ha stanziato 27,1 miliardi di dollari in sovvenzioni per le esigenze degli studenti nell’istruzione elementare e secondaria, con un aumento del 9,6% rispetto al 2019-2020. Questi quattro consigli hanno ricevuto la bellezza di 6,1 miliardi di dollari, ovvero il 22,5% dell’importo totale (vedi tabella). Nonostante il calo delle iscrizioni.

Tuttavia, le iscrizioni degli studenti a livello provinciale sono aumentate solo dello 0,9%. E’ quello che ci si può aspettare quando si premia l’incompetenza. In cosa spendono i nostri soldi? L’immigrazione è letteralmente cresciuta a dismisura al punto che il Paese ha quasi superato la soglia dei 40 milioni di abitanti. Dei quattro consigli, solo il consiglio scolastico del distretto di Ottawa Carlton ha registrato un modesto aumento delle iscrizioni (4,6%) in cinque anni. Gli altri tre Provveditorati in uno scivolone di perdite: il Toronto Catholic District School Board, ha vergognosamente supervisionato un calo del 7,7% nella registrazione degli studenti; il Toronto District School Board (TDSB) è sceso del 4% ; il Peel District School Board del 5,3%. Ma tutti vogliono più soldi.

I quattro hanno proposto quella che può essere considerata solo una formula di finanziamento supplementare – ammesso che riescano a vincere in tribunale – al quale la Provincia potrebbe non avere accesso. Come dicono i fornitori di erba ora legalizzata, “cosa stanno fumando?”.

Chiedono ai tribunali di obbligare i giganti digitali a “risarcirli” per il danno che la tecnologia moderna ha causato alle menti, alle emozioni e allo sviluppo sociale dei nostri figli. Ed essi che facevano nel frattempo? I Provveditorati vogliono il 73,8% della somma stanziata dalla Provincia, solo per sanare il danno. Grazie della negligenza!

Il Corriere ha acquisito lo Statement of Claim depositato dal TDSB. Si presuppone che gli altri siano simili, fatta eccezione per i premi finanziari totali richiesti. Ciò che colpisce sono i dettagli minuziosi che la Dichiarazione elenca come i danni a breve e lungo termine (alcuni dei quali irreversibili) che i gadget e i loro programmi stanno causando ai nostri figli.

Non è esagerato elencare le descrizioni come parallele a ciò che viene inflitto da spacciatori, racket e trafficanti di bambini, leggetelo voi stessi nel nostro sito web www.corriere.com. Diamo l’educazione dei nostri figli in mano a queste persone?

Premier, è “il momento di fare piazza pulita”.

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