Il Commento

Cervelli bacati – ‘Nuts’,
un rischio politico

TORONTO – Si ascolta la radio, immagino, per il rumore [a volte rilassante] di sottofondo. Di tanto in tanto, il personaggio radiofonico e il team di produzione dietro il programma in onda fanno vibrare una corda.

Di recente, mentre andavo al lavoro, il conduttore di Radio 1010 ha espresso incredulità per “la reazione del sistema scolastico” all’insegnante di Oakville che ha reso famose le gigantesche ghiandole mammarie protesiche indossandole durante una lezione nel laboratorio scolastico.

Pochi [nessuno, in realtà] pensavano che fosse un modo intelligente per dimostrare i diritti umani. I dirigenti avevano espresso una visione diversa, ai quali il conduttore ha detto che “i cervelli bacati” (i “nuts” in Inglese) hanno preso il sopravvento e stanno decidendo l’ordine del giorno. Dovremmo tenerlo a mente mentre entriamo nelle ultime tre settimane della campagna elettorale municipale.

Per continuare la metafora, in questo caso, la parola “nuts” si riferisce alle noci e quindi se abbiamo un’allergia alle noci (“nuts” anche in questo caso), dobbiamo rimuoverle dalla nostra dieta [democratica] se vogliamo rimanere in salute. I “cervelli bacati” (“nuts”, di nuovo) inanimati e non umani possono essere evitati, ma alcune delle varietà umane stanno cercando cariche elettive… per convalidare la stupidità dietro quella struttura di valori di “insegnante di tecnica”, a quanto pare.

La loro è un’etica della controcultura che sfida la logica. E non ha confini. I suoi praticanti stabiliscono i propri parametri individuali (amore, inclusione, “diritti umani”) per adattarsi al momento, senza nemmeno riconoscere che altri potrebbero già far parte di una tale struttura di valori che aggiunge anche lo “scopo” per la collettività.

In un’elezione comunale priva di macro-problemi, si corre il rischio che i “bacati-nuts” dettino l’agenda e che si chiuda forzatamente il dibattito sulla costituzionalità o sulla legalità di alcuni comportamenti.

Ad esempio, quando diverse centinaia di manifestanti hanno espresso la loro disapprovazione per la gestione da parte del consiglio scolastico distrettuale di Halton [pubblico] della questione dell’insegnante di tecnica, uno di quei “bacati-nuts” è andato in giro rimuovendo i cartelli che chiedevano la fine della “sessualizzazione dei bambini”. Non era d’accordo con il loro punto di vista.

Rebel News ha catturato parte della scena con la telecamera. La polizia (quattro auto della polizia) ha fatto solo presenza. L’autore, apparentemente una insegnante e sostenitrice di un gruppo locale denominato Halton Parents for Change (HPC), sebbene non identificata o confermata in modo indipendente, si è opposta mentre la polizia cercava di spiegarle la legge. Riteneva che fosse suo diritto censurare opinioni divergenti dalle sue (nelle foto sotto, alcuni screenshot tratti da questo video).

La HPC sta prendendo di mira l’Halton Catholic District School Board con i propri candidati per le posizioni di fiduciario. Il loro sito web è privo di riferimenti a qualsiasi cosa cattolica. Non vi è alcuna indicazione che siano “elettori cattolici” secondo la legge sull’istruzione, o addirittura se sono cattolici. Entrambi sono prerequisiti ai sensi della Costituzione e della legge municipale per convalidare la pretesa di un genitore di votare per un fiduciario cattolico.

Alex Power, un medico di famiglia, è un membro di spicco dell’HPC. È una delegante frequente alle riunioni del Consiglio. Evidentemente ha qualcosa da dire. In una delegazione ha intrattenuto il Consiglio e il pubblico con le sue opinioni personali sull’aborto (le modifiche rispetto alla versione precedente dell’articolo riflettono la richiesta di correzione di Alex Power). Avrebbe potuto tranquillamente farne a meno.

L’HCDSB serve circa 37.000 studenti e le loro famiglie che scelgono un ambiente cattolico. Quei racconti personali sono momenti di insegnamento o esercizi “sbattuti in faccia”, come l’insegnante di tecnica di cui sopra.

Lei e il suo “team” di HPC, come da loro sito web, hanno un interesse per l’istruzione spinto quasi esclusivamente dal desiderio di promuovere questioni “progressiste” diametralmente opposte al credo e alla cultura cattolica.

Si può non essere d’accordo con uno o con entrambi. In tal caso, possono educare i propri figli in sistemi alternativi: pubblico, privato, scuola da casa. Quale malizia potrebbe spingere la HPC a denigrare i diritti dei genitori delle scuole cattoliche legittimamente sanciti dalla Costituzione?

Forse sono “nuts”, “cervelli bacati”. Elettori, state in guardia.

Traduzione in Italiano a cura di Marzio Pelù

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