Canada

I deputati scrivono a Trudeau:
“Chiedi il cessate il fuoco”

TORONTO – Trentatré parlamentari – ventitré dei quali liberali – hanno scritto una lettera al primo ministro Justin Trudeau chiedendogli di sostenere un cessate il fuoco tra Israele e Hamas. “Il Canada è da tempo una voce a favore della pace. Più a lungo va avanti questo conflitto, più civili innocenti pagheranno con la vita. Chiediamo che il Canada si unisca alla crescente richiesta internazionale per un cessate il fuoco immediato. Il Canada deve agire prima che altri bambini innocenti vengano uccisi”, si legge nella lettera (qui sotto).

Tra i firmatari figurano l’ex ministro Omar Alghabra e sei attuali segretari parlamentari, i due deputati Nathaniel Erskine-Smith e Yasir Naqvi che sono attualmente in corsa per la guida del Partito Liberale dell’Ontario, otto deputati dell’NDP tra i quali il leader della Camera, Peter Julian, ed entrambi i deputati del Partito dei Verdi.

“Siamo in una situazione in cui senza un cessate il fuoco non vediamo come si possa rispettare il diritto internazionale”, ha detto la leader dei Verdi, Elizabeth May, in un’intervista alla CBC. “Ma questo non significa che stiamo dicendo a Israele che non può difendersi. Tutt’altro”. Secondo lei, Israele merita assistenza per eliminare Hamas come organizzazione terroristica, ma ciò non può avvenire a scapito delle vite dei civili.

I parlamentari condannano gli attacchi di Hamas che hanno ucciso più di mille civili israeliani il 7 ottobre scorso e hanno chiesto il rilascio di tutti gli ostaggi. E chiedono al governo di spingere per corridoi umanitari all’interno di Gaza in modo che ai Palestinesi possano essere forniti aiuti.

Uno dei firmatari, il deputato liberale Sameer Zuberi, ha affermato che la richiesta di un cessate il fuoco non significa dire che Israele non abbia il diritto di difendersi. “Ogni Paese ha il pieno obbligo di difendere i propri cittadini, di garantire che vivano in sicurezza e protezione”, ha affermato. “Allo stesso tempo, esiste una dottrina legale e militare molto ben consolidata che si riferisce ai civili e che le vittime civili devono essere evitate con un altissimo grado di cautela”.

La deputata liberale Salma Zahid ha fatto eco ai commenti di Zuberi in un’intervista alla CBC. “Più a lungo va avanti questo conflitto, più civili innocenti pagheranno con la vita”, ha detto.

Un certo numero di parlamentari liberali, tra cui Ben Carr e Anthony Housefather, si sono espressi invece contro le richieste di cessate il fuoco, citando il diritto di Israele a difendersi e la preoccupazione che Hamas possa utilizzare un cessate il fuoco per ricostruire e riprendere forza. Il partito del primo ministro, dunque, è diviso sulla questione.

Da parte sua, Justin Trudeau – che nei giorni scorsi è stato impegnato in un summit con i Paesi carabici sui cambiamenti climatici – è intervenuto venerdì scorso (prima che la lettera dei trentatré deputati fosse resa pubblica) – affermando che “ci sono molte prospettive diverse, ma ci sono paure e preoccupazioni condivise tra tutti i parlamentari ed un impegno ogni singolo giorno per garantire la sicurezza di tutti qui in Canada ed ovunque nel mondo”.

Più netto il leader dell’NDP, Jagmeet Singh: “L’unica via da seguire, per salvare vite umane, è vedere una soluzione pacifica. La guerra si tradurrà solo in più morti e più distruzioni”, ha detto Singh, chiedendo il cessate il fuoco.

Nessun deputato conservatore o del Blocco Québécois ha firmato la lettera dei trentatré deputati. E durante il dibattito di lunedì scorso alla Camera, il conservatore Michael Chong ha affermato che il Canada “dovrebbe resistere” alle richieste di cessate il fuoco finché Hamas non sarà “eliminato”.

Nella foto in alto, il primo ministro Justin Trudeau al summit con i Paesi caraibici nel bel mezzo della gravissima crisi in Medio Oriente (foto da Twitter – @JustinTrudeau)

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