Canada

Giro di vite sui contenuti on line pericolosi

OTTAWA – È stato presentato ieri, in prima lettura alla House of Commons, il nuovo disegno di legge che propone una vasta gamma di nuovi requisiti per le piattaforme on line, finalizzati a reprimere una serie di reati – in particolare contro i bambini – e la creazione di un nuovo organismo di supervisione della sicurezza digitale per obbligare i siti ad agire immediatamente in presenza di incitamento all’odio o sfruttamento sessuale minorile, pena sanzioni pensantissime.

Il ministro della Giustizia, Arif Virani, ha introdotto l’atto – intitolato “Online Harms Act” (C-63) – dicendo che “è scioccante ciò che è disponibile on line e questo disegno di legge prende di mira il peggio di ciò che vediamo”.

Il disegno di legge C-63 (che potete leggere integralmente qui) si concentra su sette categorie di contenuti dannosi: contenuti che vittimizzano sessualmente un bambino o che vittimizzano nuovamente una vittima di un reato; contenuti utilizzati per bullizzare un bambino; contenuti che inducono un bambino a farsi del male; contenuti che incitano all’estremismo violento o al terrorismo; contenuti che incitano alla violenza; contenuti che fomentano l’odio; contenuti intimi comunicati senza consenso, compresi i deepfake (contenuti falsi creati artificialmente).

Lo scopo di questa legislazione, secondo i funzionari governativi che hanno fornito un briefing sui contenuti del disegno di legge, è duplice: ridurre l’esposizione degli utenti a contenuti dannosi; rendere i servizi on line responsabili e trasparenti su come gestiscono il materiale dannoso sulle loro piattaforme.

Il disegno di legge riguarda i servizi di social media, i servizi di live streaming e i “servizi di contenuti per adulti caricati dagli utenti”. Queste entità vengono classificate sotto il termine generico di “servizi on line” e, se il disegno di legge dovesse passare così come redatto, i siti soggetti alle nuove regole potrebbero essere soggetti a multe milionarie per non conformità. “In questo momento è troppo facile per le società di social media guardare dall’altra parte mentre l’odio e lo sfruttamento infestano le loro piattaforme. Questo disegno di legge richiederà alle piattaforme di fare la loro parte”, ha detto Virani, suggerendo che mentre il Canada ha rigorosi standard di sicurezza per giocattoli come i Lego, non si può dire lo stesso di ciò che appare sugli schermi dei bambini.

Tra le nuove misure che il governo sta cercando di portare avanti c’è un meccanismo che obbliga le principali entità on line a rimuovere rapidamente i contenuti che vittimizzano sessualmente un bambino, così come contenuti intimi comunicati senza consenso come “revenge porn” o deepfake.

Il governo federale propone inoltre di imporre uno specifico “dovere di proteggere i bambini” per i servizi on line come parte di un trio di obblighi. Gli altri due doveri sono: “agire in modo responsabile” e “rendere inaccessibili determinati contenuti”.

Per quanto riguarda la protezione speciale per i bambini, i servizi on line dovranno adottare caratteristiche di progettazione adeguate all’età, come il controllo genitori, le etichette di avviso sui contenuti, impostazioni di ricerca sicura e regole relative agli annunci mirati.

Nell’ambito del dovere di agire in modo responsabile, i servizi on line saranno tenuti a valutare, mitigare e riferire sui rischi posti dai loro servizi, fornire strumenti per consentire agli utenti di segnalare contenuti e bloccare utenti, pubblicare “piani di sicurezza digitali” e condividere dati, compresi quelli interni. sistemi e strumenti con i ricercatori.

Il nuovo requisito di rimozione entro 24 ore rientra nell’obbligo delle piattaforme di rendere inaccessibili determinati contenuti, insieme a nuove misure per consentire agli utenti di contrassegnare direttamente il contenuto e presentare un reclamo sulla sua esistenza ad una nuova commissione per la sicurezza digitale che sarà appositamente istituita.

La mancata azione potrebbe portare questi siti ad affrontare una sanzione massima del 6% del fatturato globale lordo della loro azienda, oppure di 10 milioni di dollari, a seconda di quale valore sia maggiore.

Per supervisionare questo nuovo regime normativo, il disegno di legge C-63 propone di creare una nuova organizzazione che includa una commissione per la sicurezza digitale composta da cinque persone e un difensore civico per la sicurezza digitale. Quanto al finanziamento di questo nuovo ufficio, potrà avvenire tramite il regime di sanzioni amministrative pecuniarie, ma ci saranno anche fondi di bilancio, “disponibili a tempo debito”.

Inoltre, attraverso emendamenti al codice penale e alla legge canadese sui diritti umani, il governo intende anche affrontare la propaganda d’odio, proponendo un nuovo reato di reato d’odio autonomo che si applicherebbe a tutti i reati previsti dal codice penale e in qualsiasi altra legge del Parlamento, consentendo pene fino all’ergastolo “per denunciare e scoraggiare” comportamenti motivati ​​dall’odio come un crimine di per sé e non come aggravante. Attraverso il disegno di legge C-63, il governo mira anche ad aumentare la pena massima per i quattro reati di propaganda d’odio esistenti e ad aggiungere una definizione di “odio” al codice penale. Inoltre, si intende conferire al Tribunale canadese per i diritti umani il compito di giudicare le controversie sui contenuti on line di incitamento all’odio e di risarcire le vittime identificate fino a 20.000 dollari.

Foto di Franz Bachinger da Pixabay

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