Canada

Freeland e Gould scendono in campo, Melanie Joly appoggia Carney

TORONTO – Inizia a prendere una fisionomia ben precisa la corsa alla leadership liberale. Dopo la discesa in campo di Mark Carney giovedì scorso, ieri è stata la volta di Chrystia Freeland e Karina Gould, che rispettivamente da Toronto e Burlington hanno ufficializzato la loro candidatura alla guida del Partito Liberale al posto del dimissionario Justin Trudeau.

Si prospetta quindi una corsa a tre, anche se per le candidature c’è tempo fino al 23 febbraio. Freeland, ex ministro delle Finanze le cui dimissioni hanno sostanzialmente provocato la crisi del governo liberale, ha confermato la sua intenzione a cancellare la tanto vituperata Carbon Tax, una misura questa largamente impopolare la cui abrogazione è il cavallodi battaglia del leader del Partito Conservatore Pierre Poilievre.

Allo stesso tempo la campagna per la leadership dell’ex vice primo ministro sarà impostata sulla necessità di dare una dura risposta alla minaccia rappresentata dai dazi doganali che potrebbero entrare in vigore già da oggi, poche ore dopo l’insediamento ufficiale di Donald Trump alla Casa Bianca per il suo secondo mandato presidenziale. “Ho già partecipato con successo ai negoziati con il gruppo di Trump durante la trattativa sull’Umsca – ha detto la Freeland – e sono intenzionato a fare lo stesso in futuro”.

L’intervento della Freeland, durante la prima mezz’ora, è stato più volte interrotto da dei contestatori, alcuni dei quali sono saliti sul palco con la bandiera palestinese.

Gould, dal canto suo, ha sottolineato come a suo avviso “il Canada abbia bisogno di una nuova generazione di leadership”. Il necessario ricambio generazionale – è questo il ragionamento della capogruppo liberale alla Camera – può arrivare solamente da un’esponente che non è parte integrante dell’attuale governo federale.

Ma in una corsa alla leadership così breve, con l’elezione del nuovo segretario grit in programma il prossimo 9 marzo, la chiave sarà rappresentata dagli endorsement da parte dei Big del partito, sostegni ufficiali che saranno in grado di portare pacchetti di voti ai singoli candidati. E da questo punto di vista assume una particolare importanza la decisione del ministro degli Esteri Melanie Joly di ufficializzare il proprio supporto a Carney.

Per quanto riguarda gli endorsement annunciati negli ultimi giorni, l’ex governatore di Bank of Canada ha raccolto fino a questo momento il sostegno ufficiale di 18 deputati federali attualmente in carica, oltre a quello dell’ex ministro della Giustizia David Lametti. Freeland, invece, è stata in grado di raggruppare attorno a se il sostegno di 25 parlamentari attualmente in carica, oltre che all’endorsement dell’ex ministro della Sanità Allan Rock. Per ora a favore di Karina Gould si sono espressi solo due deputati, Pam Damoff e Lisa Hepfner. Nei giorni scorsi hanno annunciato la loro intenzione a candidarsi anche il deputato di Calgary Chandra Arya e l’ex parlamentare Frank Baylis. Resta da vedere se nei prossimi giorni confermeranno la loro discesa in campo. Entro il 23 gennaio ogni candidato dovrà depositare 50mila dollari, totalmente rimborsabili. Tempo una settimana, arriverà il secondo pagamento di 50mila dollari, e da questo momento i soldi consegnati non saranno più rimborsabili. Gli altri pagamenti, due da 125mila dollari, dovranno essere effettuati entro e non oltre il 7 febbraio e il 17 febbraio.

More Articles by the Same Author:

Translate »