OTTAWA – Meno lavoratori stranieri temporanei, meno studenti internazionali, meno residenti permanenti. Il Canada “taglia” la popolazione e lo fa attraverso un Piano (il Piano dei livelli di immigrazione 2025-2027) che, come spiegato ieri dall’ufficio del ministro dell’Immigrazione, Marc Miller, “fermerà la crescita della popolazione a breve termine per raggiungere una crescita sostenibile e ben gestita a lungo termine”. Una crescita arrivata a livelli esponenziali alla fine della pandemia, quando il Paese aveva bisogno di forza-lavoro per una ripresa economica più rapida. Ma, secondo l’analisi del ministero dell’Immigrazione, illustrata ieri, la forte immigrazione degli ultimi anni avrebbe generato pressioni eccessive sugli alloggi, sulle infrastrutture e sui servizi sociali. Da qui, la decisione di fare un passo indietro attraverso questo piano, che determinerà un calo marginale della popolazione dello 0,2% sia nel 2025 che nel 2026 prima di ritornare ad una crescita della popolazione dello 0,8% nel 2027.
Ma vediamo come, attraverso i numeri presentati nel piano. Per quanto riguarda la residenza permanente, le nuove residenze permanenti passeranno dalle 500.000 (precedentemente previste) a 395.000 nel 2025, da 500.000 a 380.000 nel 2026 e saranno 365.000 nel 2027. L’obiettivo è ridurre il volume dei residenti temporanei al 5% della popolazione entro la fine del 2026.
Alla luce di questi numeri e delle misure temporanee di riduzione già messe in atto nei mesi scorsi (anche sugli studenti internazionali, oltre che sui lavoratori stranieri temporanei), la popolazione temporanea del Canada diminuirà nei prossimi anni poiché significativamente più residenti temporanei diventeranno residenti permanenti o lasceranno il Canada rispetto ai nuovi in arrivo. Nello specifico, rispetto a ciascun anno precedente, secondo i calcoli del ministero, si assisterà ad un calo temporaneo della popolazione canadese pari a 445.901 nel 2025 e 445.662 nel 2026, mentre si registrerà un modesto aumento di 17.439 nel 2027.
“Questi cambiamenti – ha spiegato ieri l’ufficio del ministero – aiuteranno le Province, i Territori e le parti interessate ad allineare le loro capacità e consentiranno alla popolazione di crescere ad un ritmo sostenibile mentre incoraggiamo le istituzioni a fare la loro parte per accogliere meglio i nuovi arrivati”.
Un’altra misura del “Piano dei livelli di immigrazione 2025-2027” include, dicevamo, il passaggio di più residenti temporanei (che sono già in Canada come studenti e lavoratori) a residenti permanenti, in una percentuale pari al 40% delle ammissioni complessive di residenti permanenti nel 2025. “Questi residenti sono qualificati, istruiti e integrati nella società canadese. Continueranno a sostenere la forza-lavoro e l’economia senza imporre ulteriori richieste ai nostri servizi sociali perché sono già consolidati, con alloggi e occupazione”, si legge nella nota dell’ufficio del ministero. Non è stato però del tutto chiarito come verrà “selezionato” quel 40% di nuove residenze permanenti fra i lavoratori temporanei attualmente presenti in Canada. “La selezione sarà fatta attraverso il programma ‘Canadian Experience Class’ dell’Express Entry System” è stato detto durante il briefing dell’Ircc con la stampa, ieri, ma non è stato specificato come. Per esempio: sarà abbassato o no, per i lavoratori temporanei attualmente presenti e già integrati in Canada, il punteggio necessario per essere invitati a richiedere la residenza permanente? Altrimenti, in che modo saranno favoriti rispetto agli altri?

Il piano punta anche sulla crescita economica a lungo termine e sui settori-chiave del mercato del lavoro, come la sanità e il commercio: gli ingressi di residenti permanenti in classe economica raggiungeranno il 61,7% degli ingressi totali entro il 2027.
Un altro aspetto toccato dal piano è il rafforzamento delle francofone comunità al di fuori del Quebec: tra gli obiettivi complessivi di ammissione di residenti permanenti, l’immigrazione francofona rappresenterà l’8,5% nel 2025, il 9,5% nel 2026 ed il 10% nel 2027.
“Anche se è chiaro che la nostra economia ha bisogno di nuovi arrivati, vediamo le pressioni che il nostro Paese deve affrontare e dobbiamo adattare le nostre politiche di conseguenza. Questi cambiamenti faranno sì che l’immigrazione funzioni per il nostro Paese in modo che tutti abbiano accesso a posti di lavoro, case e sostegni di qualità di cui hanno bisogno per prosperare. Abbiamo ascoltato i canadesi e continueremo a proteggere l’integrità del nostro sistema e a far crescere la nostra popolazione in modo responsabile”, ha detto ieri il ministro Marc Miller.
Maggiori dettagli qui: Government of Canada reduces immigration
…e qui: 2024 Annual Report to Parliament on Immigration
In alto: il ministro federale dell’Immigrazione, Marc Miller, in una foto tratta dalla sua pagina Twitter X (@MarcMillerVM)