Conto alla rovescia
per il voto provinciale:
i Conservatori pronti
a fare l’en plein

TORONTO – Conto alla rovescia per l’appuntamento alle urne in Ontario. Terminata la possibilità di votare anticipatamente – la scadenza era stata fissata per 28 maggio – gli elettori potranno esprimere la propria preferenza giovedì 2 giugno, dalle 9 di mattina alle 9 di sera.

Frenetico, come era lecito aspettarsi, l’ultimo fine settimana di campagna elettorale per i leader dei principali partiti, che hanno girato la provincia in lungo e in largo per cercare di convincere gli indecisi, che rappresentano ancora una fetta consistente dell’elettorato dell’Ontario.

La leader dell’Ndp Andea Horwath è stata protagonista di un vero e proprio tour de force ieri, con comizi elettorali organizzati a Windsor, Chatham, London, Bratford e alcune località nella penisola del Niagara. Il premier uscente Doug Ford, leader del Progressive Conservative, ha partecipato a un evento elettorale organizzato a London, mentre il leader del Partito Liberale Steven Del Duca ha tenuto un comizio a Windsor, prima di raggiungere Toronto. Il leader verde Mike Schrenier, infine, ha continuato a fare campagna elettorale a Waterloo.

Nel frattempo gli ultimi sondaggi e le relative proiezioni dei seggi continuano a indicare i conservatori nettamente in vantaggio, mentre si confermano le difficoltà dei liberali e dei neodemocratici, almeno per quanto riguarda le intenzioni di voto.

Nelle ultime tre indagini demoscopiche, realizzate da Mainstreet Research e Angus Reid, il vantaggio del Progressive Conservative sulle formazioni politiche di centrosinistra è ormai stabilmente in doppia cifra. Nei tre sondaggi al partito di Ford viene attribuito il 38 per cento, il 38,3 e il 39,1: cifre impressionanti, specie se confrontate con quelle della prima fase della campagna elettorale, quando i partiti stavano dando vita ad una equilibrata corsa a tre dagli esiti incerti. Ora il vantaggio dei conservatori si aggira attorno o addirittura supera il 12 per cento delle intenzioni di voto. I liberali continuano ad attestarsi al 26 per cento – con un picco del 26,9 per cento – mentre l’Ndp ha un massimo del 24 per cento e un minimo del 20 per cento.

Ma come si traduce questo livello di consenso nella distribuzione dei 124 seggi disponibili in questa tornata elettorale? Dal portale 338canada.com, che ha esaminato la situazione in ogni singolo distretto, non arrivano buone notizie per grit e ndippini. In questo momento le proiezioni parlano di 83 seggi pressoché sicuri per il Progressive Conservative, che tornerebbe a Queen’s Park con la maggioranza assoluta dei deputati. Nella peggiore delle ipotesi – ci dice 338canada.com – i tory conquisterebbero 59 seggi (avrebbero quindi un governo di minoranza), nella migliore delle ipotesi i seggi conquistati sarebbero addirittura 100.

L’Ndp, pur essendo costantemente terzo nelle intenzioni di voto, in questo momento avrebbe nelle proiezioni la possibilità di conquistare più seggi del Partito Liberale. La formazioni politica guidata dalla Horwath dovrebbe posizionarsi a quota 25 seggi, con un minimo di 11 e un massimo di 37.

I liberali, invece, sono in testa in 15 collegi elettorali: qua la forbice tra il minimo e il massimo è di 2 e 37.

Insomma, se i sondaggi sono stati in grado di catturare realmente gli umori dell’elettorato dell’Ontario, allora la partita per Queen’s Park appare definitivamente chiusa. Restano tuttavia delle incognite che potrebbero influire sul risultato finale: tra queste l’affluenza e i dati sul voto anticipato della scorsa settimana.

In ogni caso in questo momento la svolta per i partiti di opposizione dell’ultima legislatura non c’è stata e se anche dovesse arrivare in questi giorni, saremmo già oltre il tempo massimo.

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