Canada

Caos aeroporti? “La colpa
è del maltempo”

TORONTO – La colpa? Del tempo. Questa la causa dei disagi patiti da migliaia di passeggeri negli aeroporti canadesi in occasione delle partenze natalizie secondo le compagnie aeree e secondo il ministro federali dei Trasporti, Omar Alghabra, protagonisti di uno “scaricabarile” di fronte alla Commissione Trasporti della House of Commons che li ha ascoltati per capire i motivi del caos natalizio.

Le principali compagnie aeree canadesi – Sunwing, WestJet e Air Canada – hanno detto ai parlamentari di essere “dispiaciuti che migliaia di passeggeri siano rimasti bloccati” durante le festività, hanno attribuito la colpa al “tempo estremo” e si sono dette disponibili ad apportare dei cambiamenti, “ma anche il governo dovrebbe farlo”.

E da parte sua, il governo – rappresentato appunto dal ministro Alghabra – ha definito “inaccettabile” quanto accaduto: dal caos al Pearson Airport di Toronto prima e durante il Natale (con ore di attesa e notti insonni per voli ritardati o cancellati e bagagli smarriti) al caso di Sunwing, la compagnia aerea che ha lasciato centinaia di persone bloccate in Messico dopo aver cancellato i suoi voli a causa di una tempesta invernale che ha colpito varie parti del Canada. Ma, allo stesso tempo, rispondendo alle domande dei parlamenti, ha aggiunto che “viviamo in Canada e si sa com’è il tempo da queste parti…”.

Il ministro ha comunque annunciato l’introduzione di “una legislazione per rafforzare i regolamenti sulla protezione dei passeggeri, una serie di standard che consentano ai viaggiatori di richiedere un risarcimento quando i loro voli vengono ritardati o cancellati”. Alghabra starebbe pensando, in particolare, di modificare le regole in modo che le compagnie aeree debbano risarcire automaticamente i passeggeri. Una proposta probabilmente irrealizzabile, alla luce delle dichiarazioni di un portavoce di Air Canada: “Nessun regime di protezione dei passeggeri al mondo richiede ai vettori di risarcire i clienti per ritardi dovuti a condizioni meteorologiche gravi”, ha detto.

E secondo i Conservatori, la responsabilità non è tanto delle compagnie aeree quanto proprio del ministro dei Trasporti, “reo” di non essere intervenuto immediatamente per porre rimedio al caos verificatosi a Natale. In particolare, il parlamentare conservatore Mark Strahl, ieri, di fronte alla Commissione Trasporti ed allo stesso Alghabra, ha riferito di avere contattato i principali aeroporti chiedendo se il ministro avesse chiamato, nel mezzo del caos natalizio, i vertici degli scali per informarsi su quanto stava accadendo. Le risposte sono state tutte negative: “No”.

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