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Toronto: Tory stravince,
ma hanno votato in pochi

TORONTO – John Tory è stato rieletto sindaco di Toronto: con questo terzo mandato, se rimarrà in carica per tutti e quattro gli anni, diventerà il sindaco più longevo di Toronto, battendo Art Eggleton che trascorse un totale di 11 anni, in carica dal 1980 fino al suo ritiro dalla politica municipale nel 1991.

Schiacciante la sua vittoria sugli altri trenta candidati alla carica di primo cittadino: Tory si è assicurato circa il 62% dei voti: al secondo posto, ad una distanza siderale, Gil Penalosa che si è fermato al 17,9% dei voti, mentre al terzo posto Chloe-Marie ha raggiunto appena il 6,3%.

Quel 62% di Tory, però, rappresenta in realtà a sua volta un’esigua minoranza degli abitanti di Toronto, visto che a votare è stato soltanto il 29,2% degli elettori: l’affluenza alle urne è stata minima e ben al di sotto del precedente minimo storico del 40,9% registrato nel 2018.

Soddisfatto, comunque, Tory: “Servire come sindaco in questa grande città continua a essere l’onore di una vita. Amo la nostra città e amo lavorare per la gente di questa città, ecco perché in primo luogo mi sono candidato per la rielezione”, ha detto Tory ai sostenitori durante la festa per la vittoria al Fairmont Royal York, lunedì sera. “Siamo arrivati ​​così lontano negli ultimi otto anni, ma abbiamo degli affari in sospeso che sono assolutamente determinato a portare a termine. Abbiamo fatto così tanti progressi nella costruzione di trasporti e alloggi e nella crescita della nostra economia e ora abbiamo un forte mandato per continuare con quei progressi”. Tra l’altro, i cosiddetti “poteri di sindaco forte” introdotti dal governo provinciale guidato da Doug Ford gli daranno la responsabilità esclusiva della preparazione del bilancio comunale e la possibilità di porre un veto su questioni di priorità provinciale che possono essere annullate solo dal voto di due terzi del consiglio comunale.

“Lavoreremo con i governi provinciale e federale per continuare a portare a termine le grandi cose”, ha promesso ancora Tory lunedì sera. “Faremo costruire alloggi, costruiremo il piano di trasporto da 28 miliardi di dollari, faremo tutto il possibile per mantenere la nostra città accessibile ai residenti che vivono qui ed a coloro che vogliono vivere qui e faremo tutto il possibile per mantenere la nostra città al sicuro, sostenendo la polizia”.

In consiglio comunale, tante riconferme (l’unico consigliere comunale in carica che è stato sconfitto nelle elezioni è Mark Grimes, che ha perso contro Amber Morley a Etobicoke-Lakeshore) e nove volti nuovi, fra i quali Ausma Malik, eletta a Spadina Fort York, dove Joe Cressy si era fatto da parte all’inizio di quest’anno. Ausma Malik Sarà la prima donna musulmana che indossa l’hijab ad entrare in consiglio.

Ma vediamo adesso tutti i consiglieri eletti, distretto per distretto.

Ward 1 Etobicoke North: Vincent Chrisanti.
Ward 2 Etobicoke Centre: Stephen Holyday (uscente).
Ward 3 Etobicoke-Lakeshore: Amber Morley.
Ward 4 Parkdale-High Park: Gord Perks (uscente).
Ward 5 York South-Weston: Frances Nunziata (uscente).
Ward 6 York Centre: James Pasternak (uscente).
Ward 7 Humber River-Black Creek: Anthony Perruzza (uscente).
Ward 8 Eglinton-Lawrence: Mike Colle (uscente).
Ward 9 Davenport: Alejandra Bravo.
Ward 10 Spadina-Fort York: Ausma Malik.
Ward 11 University-Rosedale: Dianne Saxe.
Ward 12 Toronto-St Paul’s: Incumbent Josh Matlow.
Ward 13 Toronto Centre: Chris Moise
Ward 14 Toronto-Danforth: Paula Fletcher (uscente).
Ward 15 Don Valley West: Jaye Robinson (uscente).
Ward 16 Don Valley East: Jon Burnside.
Ward 17 Don Valley North: Shelley Carroll (uscente).
Ward 18 Willowdale: Lily Cheng.
Ward 19 Beaches-East York: Brad Bradford (uscente).
Ward 20 Scarborough Southwest: Gary Crawford (uscente).
Ward 21 Scarborough Centre: Michael Thompson (uscente).
Ward 22 Scarborough-Agincourt: Nick Mantas (uscente).
Ward 23 Scarborough North: Jamaal Myers.
Ward 24 Scarborough-Guildwood: Paul Ainslie (uscente).
Ward 25 Scarborough-Rouge Park: Jennifer McKelvie (uscente).

Nella foto in alto, John Tory (dalla sua pagina Twitter) 

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