Canada

Ripartono i lavori
del parlamento:
è subito scontro

TORONTO – Ripartono i lavori del parlamento federale e si accende subito lo scontro tra i partiti. La riapertura della House of Commons è coincisa ieri con la terza giornata di protesta dei camionisti a Ottawa, una manifestazione che ha perso forza rispetto alle prime due del fine settimana ma che in ogni caso ha imposto un lavoro extra per la polizia, impegnata nel garantire la sicurezza dei deputati. Il primo ministro Justin Trudeau ieri ha annunciato la sua positività al Covid-19 in forma asintomatica e ha preso parte ai lavori della Camera via remoto.

La protesta dei camionisti, che negli ultimi giorni è diventata una calamita per altri gruppi no vax e anti lockdown, è stata al centro del dibattito politico. Il leader liberale ha condannato con forza quanto accaduto nel fine settimana, quando alcuni manifestanti hanno dissacrato la tomba del milite ignoto e hanno ricoperto la statua di Terry Fox con striscioni e cartelli no vax. “Nel fine settimana abbia visto dei simboli che incitavano al razzismo – ha detto – alcuni manifestanti hanno violato la sacralità della tomba del milite ignoto e la statua di Terry Fox, e hanno rubato il cibo ai senzatetto. Si tratta di gesti che devono essere condannati. Non ci faremo intimorire”. Trudeau ha anche aggiunto che non si incontrerà con una delegazione dei camionisti.

Anche l’Ndp ha criticato le ragioni della protesta, mentre il Partito Conservatore ha mantenuto un atteggiamento differente, con molti esponenti politici tory che hanno addirittura partecipato alla manifestazione e con il leader Erin O’Toole che si è incontrato con una delegazione di manifestanti. Lo stesso O’Toole, peraltro, ha altre grane da affrontare. La prima è quella di riuscire a mantenere il controllo del partito, dopo che la presentazione del rapporto redatto dell’ex mp James Cumming ha alimentato il malcontento strisciante che si percepisce all’interno della destra canadese dopo la sconfitta alle ultime elezioni del 20 settembre.

Nel rapporto, di fatto, emerge tra le varie ragioni della debacle alle urne la percezione degli elettori di O’Toole: indeciso sui temi chiave e troppo propenso a cambiare idea. E questo – si legge nel documento che è stato presentato a tutto il gruppo parlamentare conservatore – avrebbe avuto un ruolo determinate sull’esito dell’ultima tornata elettorale. La leadership di O’Toole era già traballante, ora i ribelli potrebbero davvero trovare la forza per uscire allo scoperto e lanciare il guanto di sfida al leader.

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