Canada

Ricoveri ancora in discesa,
ma i decessi non si fermano

TORONTO – Covid-19: scende ancora il numero di ricoverati in Ontario, ma resta alto il numero delle vittime: ieri altre 19 che portano il totale da inizio pandemia a 12.307. Ancora oggi, però, non si sa quali decessi, di quelli degli ultimi giorni, siano stati causati dal virus e quali da altre patologie con il virus in compresenza: le autorità sanitarie provinciali non lo hanno specificato, contrariamente a quanto avevano annunciato la scorsa settimana.

I posti-letto occupati da pazienti-Covid negli ospedali della povincia sono scesi ieri a 644 (l’altro ieri erano 649), mentre il numero di pazienti in terapia intensiva è sceso sotto i 200 per la prima volta quest’anno: sono 199 )dai 204 di mercoledì), dei quali il 75% è ricoverato per il Covid-19: il 25%, invece, è in ICU per altre patologie ma ha anche il virus.

Dei pazienti nei reparti ordinari, invece, il 47% è stato ricoverato a causa del virus mentre il 53% è risultato positivo dopo essere finito in ospedale per altri motivi.

Quanto ai contagi, ieri sono stati registrati altri 2.398 casi, individuati attraverso 14.648 test (limitati alle sole categorie “a rischio”) con un tasso di positività del 12,3%.

Anche il Quebec ha riportato un calo dei ricoveri, inclusi quelli in terapia intensiva, ma ha aggiunto altri 19 decessi al tragico bilancio che ora conta, da inizio pandemia, 14.232 vittime.

I ricoveri, dicevamo, sono scesi a 1.034 dopo che 63 persone sono state ricoverate e 102 persone sono state dimesse nelle ultime 24 ore. 6 in meno i pazienti in terapia intensiva, per un totale di 50.

Sul fronte dei contagi, 1.462 persone sono risultate positive ieri, ma com’è noto anche qui i test sono limitati alle sole categorie “a rischio”.

Più significativi i dati del portale istituito dalla provincia francofona per consentire ai cittadini di inserire i risultati dei test fai-da-te effettuati a casa: dei 493 risultati dei test rapidi caricati mercoledì nel database, 396 sono risultati positivi. Da quando è stato attivato il portale, circa due mesi fa, sono stati inseriti 110.789 test rapidi dei quali 86.749 positivi. Il numero di casi attivi e noti in ​​Quebec, però, è ufficialmente di 13.238 (+534 nelle ultime 24 ore). Ieri il tasso di positività era all’11,6%.

Il Manitoba ieri ha registrato 2 decessi, che portano il totale delle vittime dall’inizio della pandemia a 1.723. Nella provincia sono adesso 395 le persone ricoverate in ospedale, 17 delle quali in terapia intensiva. I casi attivi e noti sono 4.213, il tasso di positività è al 14,3%.

In Alberta le ospedalizzazioni tornano nuovamente sotto quota mille: mercoledì (ultimi dati disponibili) i posti-letto occupatio erano infatti 989 (12 in meno rispetto a martedì), dei quali 70 pazienti in terapia intensiva (gli stessi di martedì). Salgono però i casi attivi e noti, dai 6.422 di martedì ai 6.449 di mercoledì. L’ultimo tasso di positività registrato – mercoledì – è molto alto: 20%.

Intanto, come già annunciato in precedenza, a partire dall’1 aprile i viaggiatori completamente vaccinati non dovranno più fornire un risultato negativo al Covid-test prima dell’ingresso in Canada per via aerea, terrestre o marittima. L’eliminazione del requisito dei test era già stata anticipata nei giorni scorsi dal governo federale ed è stata confermata ieri. I passeggeri potranno però ancora essere sottoposti a test casuali obbligatori in aeroporto, ma non sarà loro richiesto di isolarsi in attesa dei risultati. I viaggiatori non vaccinati e parzialmente vaccinati, invece, dovranno comunque isolarsi ed essere testati all’arrivo e di nuovo otto giorni dopo. Tutti i viaggiatori, vaccinati e non, dovranno comunque ancora utilizzare l’app ArriveCAN per inserire la prova della vaccinazione ed altre informazioni richieste prima di arrivare in Canada. I viaggiatori che arriveranno senza completare la richiesta di ArriveCAN potrebbero dover eseguire il test all’arrivo e mettersi in quarantena per 14 giorni, indipendentemente dal loro stato di vaccinazione.

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