Canada

Ontario, quasi 600mila per mangiare
vanno alle banche alimentari

TORONTO – Sempre più persone in Ontario si rivolgono alle banche alimentari per poter mangiare: è quanto emerge da un nuovo rapporto di Feed Ontario, un collettivo di 1.200 food banks affiliate ad altre organizzazioni che si occupano di insicurezza alimentare.

L’annuale “Hunger Report”, sottotitolato “The Deepening Cracks in Ontario’s Economic Foundation”, ha rilevato che 587.000 adulti e bambini (questi ultimi rappresentano il 30% del totale) hanno visitato le banche alimentari della provincia – per un totale di 4,3 milioni di volte – tra il 1° aprile 2021 ed il 31 marzo 2022. In base a questi dati, dunque, rispetto a quelli del 2019, si è registrato un 15% di aumento del numero delle persone che si rivolgono ai banchi alimentari per chiedere aiuto, nonché un aumento del 42% del numero di visite. Secondo il rapporto, è il sesto anno consecutivo di aumento del numero di utenti e di visite alle banche alimentari.

“È la più grande quantità di persone che accede ai nostri servizi mai registrata da quando abbiamo iniziato a raccogliere dati”, ha detto in un’intervista la direttrice esecutiva di Feed Ontario, Carolyn Stewart. “C’è preoccupazione che le donazioni non saranno sufficienti per soddisfare il bisogno, che non avremo abbastanza risorse alimentari per questa continua crescente necessità delle persone”, ha aggiunto Stewart che attribuisce il ‘picco’ a questioni di lunga data come il lavoro precario, gli aiuti alla disoccupazione inaccessibili, il sostegno inadeguato per le persone con disabilità, ma anche più recenti come l’aumento dell’inflazione e l’aumento del costo della vita con particolare riferimento agli alloggi dai prezzi inaccessibili. Coloro che hanno visitato le banche alimentari negli ultimi due anni hanno citato, fra i loro problemi, i costi del cibo e dell’alloggio, i salari bassi o le ore di lavoro insufficienti.

“Immaginate di avere già un budget limitato: state facendo i salti mortali per avere un tetto sopra la testa o tenere le luci accese, comprare vestiti invernali per i vostri figli o pagare i farmaci di cui avete bisogno”, ha detto Stewart, osservando che coloro che si rivolgono alle banche del cibo si trovano ad affrontare tali dilemmi ogni giorno.

Stewart ha inoltre sottolineato che alle banche alimentari ora viene chiesto di svolgere un ruolo che non sono mai state progettate per svolgere. “Le nostre organizzazioni sono state strutturate come ‘misura provvisoria’ negli anni ’80 e non sono mai state pensate per essere una rete di sicurezza sociale. Le persone dovevano rivolgersi a noi nei momenti di estrema emergenza. Ma ora che sempre più abitanti dell’Ontario non sono in grado di permettersi i beni di prima necessità, fino a che punto sarà sufficiente la nostra rete emergenziale?”.

Feed Ontario chiede dunque al governo provinciale di affrontare al più presto e concretamente i problemi che hanno portato a tale situazione, puntando su tre obiettivi in particolare: “aumentare la qualità del lavoro, investire in alloggi assistiti dal governo e migliorare l’assistenza sociale”.

Foto di Joel Muniz da Unsplash

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