Canada

Ontario, 64 morti in 24 ore
Due anni fa il primo caso
Il Quebec allenta le restrizioni

TORONTO – Esattamente due anni fa, il 25 gennaio del 2020, veniva identificato il primo caso di Covid-19 in Canada, al Sunnybrook Hospital di Toronto. Da allora, il virus ha “tirato diritto” nonostante i dispositivi di protezione, le restrizioni e persino i vaccini. Ieri, triste secondo “anniversario” del Covid-19 in Canada, solo in Ontario si sono registrati altri 64 morti che portano il totale, da quel giorno fatidico che segnò l’inizio della pandemia in Canada, a 11.068.

In cura negli ospedali della provincia ci sono adesso 4.008 persone con Covid-19 (lunedì erano 3.861), di cui 626 in terapia intensiva (l’altro ieri erano 615).
Sempre ieri sono stati registrati altri 3.424 casi di Covid-19 (contro i 4.790 di lunedì), che, lo ripetiamo, rappresentano la punta dell’iceberg visto che i test sono limitati, ormai da settimane, ai soli casi “a rischio”. Ieri, oltretutto, il numero di test eseguiti nelle ultime 24 ore non è stato reso disponibile dal governo e, di conseguenza, il tasso di positività ai test dell’Ontario resta, per oggi, sconosciuto.

La maggior parte delle infezioni registraste ieri è stata segnalata nella Greater Toronto Area, con la provincia che ha identificato 570 casi a Toronto, 527 nella regione di Peel, 197 nella regione di York, 164 a Durham e 124 ad Halton. Altri comuni che hanno segnalato più di 100 casi includono Ottawa (218), Hamilton (185), Waterloo (162), Windsor-Essex (159), Simcoe-Muskoka (141), Middlesex-Londra (129) e Niagara ( 123).

L’analisi dell’età dei contagiati conferma che il virus sta colpendo soprattutto i più giovani: dei casi confermati ieri, 486 sono stati identificati tra bambini e giovani di età inferiore ai 19 anni, 1.260 in persone di età compresa tra 20 e 39 anni, 899 in persone di età compresa tra 40 e 60 anni e 776 in individui di età superiore ai 60 anni. Attualmente, i casi attivi e noti in Ontario sono 61.566, mentre il totale da inizio pandemia è 1.004.879.

Altro picco di decessi in Quebec: ieri se ne sono registrati 85 che portano il totale, da inizio pandemia, a 12.936. Ma i ricoveri sono nuovamente diminuiti, con 21 pazienti in meno negli ospedali. Adesso i ricoverati sono 3.278, dei quali 263 in terapia intensiva (numero invariato rispetto all’altro ieri). Anche i casi attivi (quelli noti) in ​​provincia sono diminuiti di 1.647 nella scorsa giornata: ora il totale è di 45.436 casi. L’aggiornamento di ieri evidenzia 2.977 nuovi casi (numero comunque inattendibile per l’accesso limitato ai test) su 22.818 campioni analizzati.

I dati sembrano comunque confortanti al governo del Quebec, tant’è che ieri il premier François Legault ha annunciato la revoca di alcune misure di salute pubblica che erano attive dallo scorso mese di dicembre (palestre, bar e ristoranti chiusi, riunioni vietate, etc.): il nuovo piano include la possibilità di riaprire i ristoranti con capacità limitata a partire dalla prossima settimana e il via libera agli incontri privati ​​al chiuso, con alcuni limiti. Inoltre, gli studenti potranno partecipare ad attività extracurriculari e sport (ma le competizioni resteranno vietate). Poi, dal 7 febbraio, ulteriori allentamenti con la riapertura di cinema e teatri, seppur con capienza limitata.

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