Canada

Le scuse del Papa ai Nativi:
“Indignazione e vergogna
per le scuole residenziali.
Con tutto il cuore,
sono molto addolorato”

CITTÀ DEL VATICANO – “Indignazione e vergogna” per quanto accaduto nelle scuole residenziali del Canada: “per la deplorevole condotta di quei membri della Chiesa cattolica chiedo perdono a Dio e vorrei dirvi, di tutto cuore: sono molto addolorato”. Dopo gli incontri privati ​​tra Papa Francesco e i delegati delle Prime Nazioni, Inuit e Metis, stamani tutte le parti hanno incontrato il Papa in Vaticano e, parlando in italiano, il Pontefice ha chiesto perdono a Dio, riconoscendo i torti fatti agli indigeni nelle scuole residenziali.

In questa settimana Papa Francesco ha incontrato in Vaticano le delegazioni dei nativi del Canada per ascoltarle sul caso delle fosse comuni rinvenute in alcune scuole residenziali sorte tra la fine dell’800 e gli ultimi decenni del 20esimo secolo, quando il governo canadese decise di organizzare strutture in tutto il Paese per “assimilare” culturalmente i bambini indigeni. Le scuole furono affidate a chiese cristiane locali, compresa quella cattolica. E proprio in queste scuole i bambini vennero spesso maltrattati. Il caso, già noto, è riemerso con tutta la sua drammaticità lo scorso anno, in seguito al ritrovamento di una fossa comune nella Kamloops Indian Residential School. Quella “scoperta” fu seguita da altre. Da qui la richiesta al Papa di recarsi in Canada per scusarsi a nome della Chiesa cattolica per quanto accaduto nelle scuole residenziali e la necessità di procedere insieme in un percorso di riconciliazione iniziato lo scorso giugno dopo l’immediato “mea culpa” dei vescovi canadesi.

“Mi unisco ai Fratelli Vescovi Canadesi nel chiedervi scusa”, ha detto oggi il Pontefice ai Nativi riuniti in Vaticano. “Attraverso le vostre voci – ha aggiunto – ho potuto toccare con mano e portare dentro di me, con grande tristezza nel cuore, i racconti di sofferenze, privazioni, trattamenti discriminatori e varie forme di abuso subiti da diversi di voi, in particolare nelle scuole residenziali. È agghiacciante pensare alla volontà di istillare un senso di inferiorità, di far perdere a qualcuno la propria identità culturale, di troncare le radici, con tutte le conseguenze personali e sociali che ciò ha comportato e continua a comportare: traumi irrisolti, che sono diventati traumi intergenerazionali”.

“Tutto ciò ha suscitato in me due sentimenti: indignazione e vergogna. Indignazione, perché è ingiusto accettare il male, ed è ancora peggio abituarsi al male, come se fosse una dinamica ineludibile provocata dalle vicende della storia. No, senza una ferma indignazione, senza memoria e senza impegno a imparare dagli errori i problemi non si risolvono e ritornano. Lo vediamo in questi giorni a proposito della guerra. Non si deve mai sacrificare la memoria del passato sull’altare di un presunto progresso”.

“E provo anche vergogna, ve l’ho detto e lo ripeto: provo vergogna, dolore e vergogna per il ruolo che diversi cattolici, in particolare con responsabilità educative, hanno avuto in tutto quello che vi ha ferito, negli abusi e nella mancanza di rispetto verso la vostra identità, la vostra cultura e persino i vostri valori spirituali. Tutto ciò è contrario al Vangelo di Gesù. Per la deplorevole condotta di quei membri della Chiesa cattolica chiedo perdono a Dio e vorrei dirvi, di tutto cuore: sono molto addolorato” (qui il discorso completo del Papa, in Italiano e Inglese, e più in basso il video completo).

Nell’occasione dell’incontro conclusivo in Vaticano, circa 190 persone, tra delegati, familiari e sostenitori, si sono riunite per condividere pratiche spirituali, come preghiere e canti tradizionali, e ascoltare le parole del Papa durante il discorso finale. I delegati hanno anche consegnato al Papa doni, tra cui racchette da neve e un libro rilegato di storie di Metis.

Oltre a chiedere scusa, Papa Francesco ha promesso di recarsi in Canada. Non è stata fissata una data ufficiale per il viaggio, ma il Papa ha detto che spera di visitare il Canada “nei giorni” intorno alla festa di Sant’Anna, che cade il 26 luglio ed è dedicata alla nonna di Cristo.

Nelle foto in alto e qui sotto, alcuni momenti dell’incontro conclusivo fra i Nativi e il Papa (credits: © Vatican Media) e il video con il discorso del Pontefice

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