Canada

Emergencies Act,
dibattito e scontro
in Parlamento

TORONTO – “La legislazione d’emergenza è l’unico strumento per rimuovere i blocchi illegali e per garantire che le nostre frontiere rimangano aperte”. Justin Trudeau ieri alla House of Commons ha difeso con forza la decisione assunta dal governo di attivare, per la prima volta nella storia canadese, l’Emergencies Act. Il primo ministro, il cui intervento alla Camera ha dato il via al dibattito sull’approvazione del provvedimento, ha sottolineato come l’esecutivo abbia deciso di applicare la legge d’emergenza per debellare la protesta che da venti giorni sta minacciando il lento rientro alla normalità dopo l’ondata Omicron della pandemia.

Il governo liberale ha formalmente presentato la sua dichiarazione di emergenza alla Camera dei Comuni. La mossa dà all’esecutivo nuovi poteri per affrontare i manifestanti del cosiddetto “Freedom Convoy” che stanno occupando il centro di Ottawa e che nei giorni scorsi hanno bloccato numerosi passaggi di frontiera con gli Stati Uniti. Tra le misure al vaglio del Parlamento troviamo anche l’autorità di vietare viaggi in determinate zone ritenute sensibili e il divieto alle persone di portare minorenni ad assemblee illegali.

Il primo ministro ha ribadito che a suo avviso i blocchi minacciano l’economia del Canada e la situazione non può essere affrontata da nessun’altra legge ordinaria in vigore in Canada.

“Per il bene di tutti i canadesi, i blocchi illegali e le occupazioni devono cessare e le frontiere devono rimanere aperte. I blocchi e le occupazioni sono chiaramente illegali. Sono una minaccia per la nostra economia e per le nostre relazioni con i partner commerciali. Sono una minaccia per le catene di approvvigionamento e la disponibilità di beni essenziali, come cibo e medicine. E sono una minaccia per la sicurezza pubblica”.

Le misure contenute nell’Emergencies Act sono già in vigore da quando il governo le ha invocate lunedì, ma la legislazione deve avere il via libera parlamentare entro sette giorni.

La leader conservatrice ad interim Candice Bergen ha definito l’invocazione dell’atto “una forzatura, un’esagerazione”, aggiungendo che il Partito Conservatore voterà contro. Anche il leader del Bloc Québécois Yves-François Blanchet ha ribadito che il suo partito non la sosterrà.

I voti per far passare il provvedimento saranno garantiti, come già successo in passato per altre proposte di legge, dall’Ndp di Jagmeet Singh, ma in questo caso il leader neodemocratico ha affermato che quella del suo partito sarà una fiducia a tempo: l’applicazione della legge dovrà essere limitata temporalmente e mirata in quelle situazioni che sono oggettivamente fuori controllo.

Il governo ha pubblicato le sue motivazioni a sostegno della legge d’emergenza mercoledì sera, definendo la situazione in tutto il Paese “preoccupante, volatile e imprevedibile. I manifestanti hanno diverse rimostranze ideologiche, con richieste che vanno dalla fine di tutte le restrizioni di sanità pubblica al rovesciamento del governo eletto”, si legge.

“Gli aderenti all’estremismo violento motivati ideologicamente possono sentirsi rafforzati dal livello di disordine derivante dalle proteste”. A preoccupare l’esecutivo anche la consapevolezza della presenza di ex poliziotti e militari tra i manifestanti.

“Le tattiche adottate dai manifestanti a sostegno di questi obiettivi includono attività di blocco, rallentamento del traffico e creazione di ingorghi, in particolare vicino ai porti di ingresso, nonché segnalazioni di manifestanti che portano bambini ai siti di protesta per limitare il livello e i tipi di intervento delle forze dell’ordine”.

“L’impatto su importanti corridoi commerciali e il rischio per la reputazione del Canada come Paese stabile, prevedibile e affidabile per gli investimenti possono essere messi a repentaglio se le interruzioni continuano”.

La legge sulle emergenze stabilisce che un dibattito sull’atto deve svolgersi senza interruzioni. La Camera dei Comuni ha attualmente in programma una pausa di una settimana, a partire da lunedì 21 febbraio.

Non è ancora chiaro se questa pausa avrà ancora luogo se la Camera si troverà nel bel mezzo di un dibattito complesso. Su questo punto il ministro della Giustizia David Lametti ha detto che tutte le opzioni sono in fase di negoziazione tra i leader della Camera in Parlamento. “Lascerò che i leader della Camera determinino se il dibattito dovrà continuare nel fine settimana, o se torneremo la prossima settimana, o se inizierà ora e verrà completato più tardi”.

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