Toronto

Amianto, genitori infuriati con il TDSB

TORONTO – È scontro tra il Toronto District School Board (TDSB) e i genitori dei ragazzi che frequentano la Queen Alexandra Middle School. Da un lato c’è il provveditorato che difende il modo in cui ha risposto alle segnalazioni della presenza di amianto nella scuola, dall’altro ci sono i genitori sul piede di guerra per averlo saputo quasi un mese dopo.

Una lettera inviata ai genitori dal preside Ross Edgar, secondo CTV News Toronto, afferma che il TDSB ha incaricato un’azienda certificata di pulire e rimuovere il materiale ritenuto pericoloso per la salute. La sostanza – ha scritto il preside – è stata eliminata in modo sicuro. “È stata condotta un’indagine per determinare se esistesse un rischio di esposizione e Occupational Health and Safety ha stabilito il basso rischio di qualsiasi potenziale contatto”, ha scritto Edgar.

Ma i genitori sono a dir poco infuriati in quanto – hanno detto a CTV News Toronto – il basso rischio “rappresenta comunque un rischio”. Inoltre si chiedono come mai della presenza dell’asbesto non sono stati informati fino a quasi un mese dopo, il 12 gennaio.

Martedì, il portavoce di TDSB Ryan Bird ha chiarito a CTV News Toronto che una volta scoperta la sostanza cangerogena “l’unità di trattamento dell’aria più nota con l’acronimo U.T.A., è stata immediatamente spenta e gli studenti sono stati trasferiti mentre il personale puliva accuratamente l’area come precauzione”.

Un’altra accurata pulizia sarebbe stata condotta il giorno seguente ed un consulente ambientale ha prelevato campioni.

“I risultati di questi campioni, che abbiamo ricevuto il 22 dicembre scorso, indicando una quantità limitata di amianto in un gruppo di aule e di piombo in una sola stanza”, ha detto Bird.

Ed ora, anche se il consiglio scolastico di Toronto ha affermato, tramite il suo portavoce, che un’altra pulizia è stata fatta all’inizio di gennaio con ulteriori campioni che hanno rivelato che i risultati erano “entro limiti accettabili”, i genitori continuano ad essere preoccupati.

Sono proprio preoccupazione e tumore ad essere legati alla parola amianto ma l’asbesto è ancora prodotto in diversi Paesi ed è utilizzato soprattutto in quelli in via di sviluppo. In Italia – a Casale Monferrato per la precisione – lo stabilimento Eternit con la sua attività ha causato una ingentissima diffusione della sostanza pericolosa per la salute.

La città in provincia di Alessandria, dove sono state 392 le persone decedute – con la sua lotta si è particolarmente distinta per la lotta all’amianto, diventando città simbolo nel mondo. Era il 1984 quando l’Eternit dichiarò l’auto-fallimento sulla spinta delle proteste e dell’indignazione sempre più diffuse.

Nella foto in alto, la Queen Alexandra Middle School (sito del Toronto District School Board)

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