Canada

Altalena Covid: i ricoveri
tornano a salire in Ontario

TORONTO – Più decessi e più ricoveri: l’abbiamo spesso definita un’altalena, quella dei dati giornalieri sulla pandemia, e così è anche oggi: martedì l’Ontario ha confermato altri 11 decessi – che portano il totale in provincia, da inizio pandemia, a 13.083 – contro i 2 dell’altro ieri e 1.345 pazienti infetti, in netto aumento dai 1.122 delle 24 ore precedenti.

I dati di lunedì, tuttavia, riflettevano un censimento ancora incompleto visto che il 10% degli ospedali non segnala i dati durante il fine settimana e li aggiorna soltanto a partire da martedì.

E, comunque, i ricoveri sono diminuiti del 13% rispetto allo stesso giorno della scorsa settimana, quando erano 1.555 le persone con Covid-19 ricoverate negli ospedali.

Dei pazienti attuali, 165 sono in terapia intensiva, in aumento rispetto ai 159 di un giorno fa ma ancora sotto il numero registrato nello stesso giorno della scorsa settimana: 188.

Il Ministero della Salute ha fornire anche ulteriori dettagli circa lo stato di pazienti: il 38% di essi è stato ricoverato a causa del Covid-19, mentre il 61% è finito all’ospedale per motivi non correlati al virus e solo successivamente è risultato positivo.

Per quanto riguarda le terapie intensive, il rapporto è invertito: il 66% è stato ricoverato per il virus e il 33% è stato ricoverato per altri motivi ma è risultato positivo al virus al momento dell’ingresso in ospedale.

Ieri i laboratori provinciali hanno elaborato più di 12.200 test (riservati alle categorie “a rischio”) che hanno rilevato 1.028 infezioni, per un tasso di positività del 10,3%, in calo rispetto al 12,4% di una settimana fa ma in netto aumento rispetto al 7,7% dell’altro ieri.

Per quanto riguarda la condizione vaccinale degli ultimi casi registrati, 637 individui hanno ricevuto tre dosi di vaccino, 185 hanno ricevuto due dosi, 135 sono parzialmente o non vaccinati e 71 hanno uno stato vaccinale sconosciuto.

I casi attivi e noti calano sensibilmente: dai 19.218 dell’altro ieri si passa ai 18.270: anche se tale numero è basato esclusivamente sui test “ufficiali”, attualmente riservati alle categorie protette, è comunque significativo il fatto che sia in costante calo da ormai quasi un mese. Gli esperti hanno più volte ripetuto, negli ultimi giorni, che il contagio sta arretrando ma che è comunque bene continuare a tenere alta la guardia, visto che resta possibile anche il rischio di re-infezione.

Foto di Viki Mohamad da Unsplash

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