TORONTO – Martedì sera, due delegazioni di cittadini si sono presentate davanti al Consiglio dei Trustee dello York Catholic District School Board (YCDSB). Le loro presentazioni e i loro risultati dovrebbero stimolare le persone a impegnarsi ulteriormente, se come società vogliamo sopravvivere alle guerre culturali che i pazzi ci hanno imposto.
In primo luogo, sono da applaudire alcuni amministratori dell’YCDSB per il coraggio dimostrato nell’affrontare la discriminazione e l’odio con la fermezza e l’obiettività necessarie per mettere ogni cosa al suo posto. Martedì, il Consiglio ha ricevuto il rapporto d’indagine della JMJ sulla questione del comportamento discriminatorio di una delle loro fiduciarie, Theresa McNicol, nei confronti di colleghi di origine italiana.
Come riportato dal Corriere Canadese del 25 settembre 2023, l’investigatore, Jennifer MacKenzie, ha riscontrato che il comportamento di Theresa McNicol violava [i] il Codice di condotta dei fiduciari, [ii] la Politica sull’equità e sull’istruzione inclusiva del Consiglio e [iii] la Politica sulle molestie sul posto di lavoro del Consiglio.
ll Consiglio dei fiduciari, meno il trustee McNicol che non ha potuto votare una mozione relativa a tale Rapporto, ha deciso all’unanimità di censurarla.
Quattro dei cinque [ex] fiduciari – Cantisano, Giuliani, Iafrate, Marchese e Mazzotta – protagonisti della denuncia che ha dato origine all’indagine e al Rapporto, avevano delegato a raccomandare la censura e precisato alcune sanzioni.
Queste includevano l’esclusione di McNicol dall’adesione e dalla partecipazione a tutte le riunioni del Consiglio e dei Comitati per la durata dell’attuale mandato elettorale fino alle elezioni municipali del 2026. Per dare un segnale che la discriminazione di qualsiasi tipo non sarebbe stata tollerata in YCDSB, il Presidente-Fiduciario Frank Alexander ha presentato una mozione per approvare tali sanzioni.
Insieme ai fiduciari Barbieri, Di Meo, Iafrate e Saggese, il voto del presidente Alexander ha assicurato la maggioranza per lanciare in modo efficace un messaggio duro ma giusto: non possiamo costringervi a dimettervi, ma non c’è spazio per il vostro comportamento in mezzo a noi e nelle nostre deliberazioni. Gli amministratori Cotton, Crowe, Wigston e, sorprendentemente, Grella hanno deciso di votare diversamente. Forse vogliono lasciare la porta aperta alla discriminazione a loro piacimento.
Gli amministratori delegati, che hanno messo in gioco la loro reputazione quando hanno deciso per protesta di non chiedere la rielezione, potrebbero trarre conforto dall’esito del voto.
La delega che l’ha preceduta, consegnata da Adriano Misuraca, sulla necessità di riaffermare e rafforzare i valori cattolici che sostengono il sistema scolastico, è sembrata un opportuno preludio al loro intervento. Il signor Misuraca ha tenuto una dissertazione moderata, accademica, ma breve, sui diritti confessionali manifesti, la responsabilità genitoriale, gli obblighi scolastici e il Catechismo come guide per la crescita degli studenti e lo sviluppo degli insegnanti nel Consiglio.
La tribuna gli ha tributato dato un applauso prolungato ma educato. Anche gli agitatori del sindacato dei professori locali dell’OECTA, venuti per intimidirlo, hanno dovuto defilarsi davanti al suo messaggio.
Gli ex fiduciari, ora privati cittadini, sono stati altrettanto efficaci. Il Corriere Canadese aveva chiesto le dimissioni di McNicol. La Delibera Consiliare ha prodotto tale esito de facto, ma in modo diverso.
McNicol farebbe bene a “cogliere il suggerimento“.
Nella foto in alto, i quattro ex fiduciari di origine italiana intervenuti martedì e, a fianco, Adriano Misuraca durante il suo intervento (screenshots dal video del meeting trasmesso sul canale YouTube “York Catholic Tv”)