Canada

Povertà alimentare, colpiti
sette milioni di canadesi

TORONTO – Secondo un nuovo rapporto di Food Banks Canada, quasi sette milioni di canadesi stanno lottando per mettere il cibo in tavola. Non c’è alcun dubbio che la relazione sulla povertà abbia dipinto un quadro nazionale desolante, con la maggior parte delle province che hanno ricevuto un voto nella fascia D quando si tratta di affrontare l’indigenza.

Dal rapporto emerge che oltre il 42% della popolazione ritiene di essere in una situazione finanziaria peggiore rispetto allo scorso anno, il 18% deve far fronte all’insicurezza alimentare e quasi un terzo afferma di avere uno standard di vita inadeguato.

Almeno 2,8 milioni di canadesi vivono in condizioni di povertà, aggravata da numerosi fattori tra i quali la pandemia di Covid-19, la guerra in Ucraina e l’inflazione.

“Il nostro Paese ha bisogno di uno sforzo collettivo e concertato da parte di tutti i livelli di governo per garantire che la crescita della povertà non solo rallenti ma inverta effettivamente la rotta in modo da far sì che il Canada sia un luogo dove nessuno è costretto a rivolgersi a un banco alimentare per sbarcare il lunario”, si legge nel rapporto.

Quel che è preoccupante è l’impennata registrata negli ultimi anni di persone che sono costrette a rivolgersi ai banchi alimentari per sfamare la famiglia.

Un precedente rapporto di Food Banks Canada pubblicato lo scorso anno mostrava nel marzo del 2022 un massimo storico di quasi 1,5 milioni di visite alle food bank in tutto il Paese.

Nel suo nuovo rapporto, Food Banks Canada ha classificato ciascuna giurisdizione in base alle situazioni di povertà, alle misurazioni della povertà, al tenore di vita e alla legislazione governativa.

La Nova Scotia ha ottenuto i risultati peggiori con un voto F. Newfoundland and Labrador, Ontario e New Brunswick hanno ottenuto un D-, mentre Alberta e Saskatchewan hanno ricevuto un D. La British Columbia ha ottenuto un D+ e Manitoba e Prince Edward Island un C-. Il punteggio più alto è quello del Quebec: B-.

I territori sono stati contrassegnati come incompleti a causa della mancata raccolta dei dati.

Ciò avviene mentre il tasso di inflazione del Canada è salito al 4% in agosto, un aumento che secondo Statistics Canada è stato in gran parte attribuito all’aumento dei prezzi della benzina ed ai costi esorbitanti del cibo nei supermercati.

La situazione è diventata insostenibile e in un vertice tenutosi a Ottawa la scorsa settimana, il governo federale ha convocato i massimi dirigenti del settore alimentare canadese invitandoli a tenere sotto controllo i prezzi.

Anche Food Banks Canada ha esortato tutti i livelli di governo ad agire, formulando una serie di raccomandazioni come la collaborazione con le comunità indigene e lo sviluppo di un nuovo programma nell’ambito di Employment Insurance che supporti specificamente i lavoratori più anziani.

“Mentre si prevede che l’inflazione diminuirà nei prossimi mesi, il governo dovrà continuare ad attuare soluzioni a lungo termine per affrontare la povertà e la disuguaglianza di reddito, tra cui l’espansione dei programmi di sostegno sociale accessibili e gli investimenti in alloggi e infrastrutture a prezzi accessibili”, conclude il dossier.

(Foto di Donna Spearman – Unsplash)

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